GREVE IN CHIANTI – Sulla questione del medico di famiglia di Lucolena, servizio riattivato da pochi giorni, il sindaco Paolo Sottani torna a sottolineare “l’impegno dell’amministrazione comunale e il percorso realizzato in collaborazione con i medici di medicina generale”.
Le riflessioni del primo cittadino, finalizzate a chiarire i termini della vicenda, scaturiscono dalla necessità di “rispondere alle affermazioni improprie dei consiglieri di opposizione Roberto Abate (Lega) e Vito Andrea Cuscito (FdI)”.
“Finalmente il medico a Lucolena! Promessa mantenuta grazie a impegno della lista Centrodestra per Greve”
“Senza dubbio la politica con la P maiuscola, – inizia – quella che opera per il bene comune e si esprime attraverso l’azione seria e costruttiva di tutte le forze che compongono il Consiglio comunale, in un’ottica di partecipazione e dialogo, seppur mantenendo posizioni e idee distanti, è quella su cui investiamo la nostra ratio della cosa pubblica”.
“E’ l’idea di politica che prediligiamo – AGGIUNGE – e portiamo avanti convintamente attraverso la realizzazione di progetti, interventi, linee programmatiche che mirano esclusivamente all’interesse collettivo”.
“Quando, però, capita di trovarsi vis à vis con la politica che gioca a fare l’opportunista – tiene a precisare – a salire sul carro di chi realizza obiettivi, faccio fatica a riconoscervi i valori di questa visione liberale, democratica e trasparente che coltivo da quando ho scelto e deciso di prendermi cura della comunità di Greve in Chianti, in qualità di sindaco”.
“Per questo motivo – RIMARCA – non posso fare a meno di esporre più di una perplessità circa il contenuto della nota che è stata diffusa dai consiglieri di opposizione Roberto Abate (Lega) e Vito Andrea Cuscito (FdI) sulla questione dell’attivazione del medico di base nella frazione di Lucolena”.
“Dalla sintesi elaborata dai consiglieri – prosegue – sembra emergere che l’esito positivo e per nulla scontato di questa annosa e complicata vicenda sia da attribuire al loro impegno e alla loro azione di pressing nei confronti dell’amministrazione comunale. I consiglieri parlano di promessa mantenuta, di un’opera di convincimento grazie alla quale il medico di famiglia ha potuto estendere la sua attività alle pendici del Monte San Michele. Non è affatto così”.
“Mi fa piacere condividere con tutta la comunità – insiste Sottani – e dunque anche con i consiglieri di minoranza, l’individuazione e la concreta risoluzione di una criticità che rischiava di far perdere un servizio essenziale, come ho spiegato nella nota stampa che abbiamo diffuso alcuni giorni fa. E prendo atto anche della loro soddisfazione in relazione ad un lavoro lungo che mi ha visto dormire sonni per nulla tranquilli”.
“La presenza del dottor Aristippo nella frazione e l’apertura del suo ambulatorio a disposizione dei residenti – chiarisce – è frutto di un percorso complesso. Un iter, durato mesi, che ho spinto, stimolato, riacceso soprattutto quando sembrava distante dalla risoluzione, e che ha interessato tutti i soggetti coinvolti”.
“Molti – specifica – sono stati gli incontri che io, l’assessore Ilary Scarpelli, anche nel precedente mandato, e l’attuale vicesindaca Monica Toniazzi che, sin dal suo ingresso, si è concentrata sulla risoluzione della problematica, abbiamo sollecitato e tenuto con i medici di medicina generale per giungere ad un risultato che potesse favorire e andare incontro alle esigenze delle famiglie ed in particolar modo a quelle degli anziani. L’operazione di coordinamento e condivisione che l’amministrazione comunale ha fatto nascere con tutti i soggetti interessati, impegnandosi a tradurla in una rete di intenti ed azioni concrete, ha determinato il punto di svolta”.
“Voglio ringraziare – conclude – la comunità e il circolo di Lucolena che hanno fatto la loro parte mettendo gratuitamente a disposizione i locali destinati all’ambulatorio e i medici di medicina generale con i quali abbiamo attivato un percorso di collaborazione che ha portato al raggiungimento dell’obiettivo. Il ritorno del medico di famiglia a Lucolena si deve esclusivamente alla forza di questo gruppo di lavoro”.
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