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martedì 16 Aprile 2024
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    Motociclista morto al Tirassegno: l’ultimo dramma di un mese terribile a Greve in Chianti

    Dal 18 maggio, con l'incidente mortale di a Chiocchio, al 20 maggio, con la terribile esplosione al Borgo di Dudda. Fino allo schianto di ieri, costato la vita a Vincenzo Gangale, 46 anni

    GREVE IN CHIANTI – Chi nel pomeriggio di ieri è arrivato sul luogo dell’incidente che è costato la vita a Vincenzo Gangale, 46 anni, lungo la SR222 Chiantigiana, all’altezza della zona del Tirassegno, ha subito capito che non c’era niente da fare.

    Troppo gravi le ferite riportate nello scontro. A niente sono valsi i tentativi da parte dei sanitari che si sono precipitati sul posto, compresi quelli dell’elisoccorso Pegaso fatto decollare dalla piazzola all’ospedale Santa Maria Annunziata.

    Lui, di professione fornaio, stava tornando in paese da Panzano in Chianti. Un ragazzo semplice, alla mano, benvoluto da tutti. Così è stato descritto da molti, subito dopo aver appreso con dolore di quanto era accaduto.

    # Grave incidente nella zona del Tirassegno (Greve in Chianti): muore motociclista di 46 anni

    Ed è come se, ancora una volta, una cappa di dolore e di tristezza fosse tornata a soffocare la comunità grevigiana.

    Per l’ennesima tragedia che in un mese ha colpito Greve in Chianti.

    Con i carabinieri della Stazione comandanti dal maresciallo Jean Paul Cecchini, gli agenti della polizia municipale, sindaco Paolo Sottani, costretti a portare ai familiari messaggi che nessuno di noi vorrebbe mai portare.

    Era infatti la sera del 18 maggio scorso quando, sempre lungo la SR 222, alle porte di Chiocchio, Benedetta Benincasa, 57 anni, rimaneva vittima dell’impatto della sua auto contro un muro.

    Poi c’era stata la mattina del 20 maggio, quella della tremenda esplosione nel Borgo di Dudda. Un qualcosa di impensabile e incredibile. Uno scenario da terremoto, da bombardamento.

    E sotto quelle macerie erano rimasti travolti Giuseppina e Fabio, di 59 anni, e Giancarlo, 64enne.

    Che in una mattina di sole erano venuti in Chianti per la casa della nuova vita di Giuseppina e Fabio. E si sono ritrovati di fronte a un qualcosa di irreale, impensabile.

    Il mese terribile di Greve in Chianti ha vissuto infine, ieri pomeriggio, 17 giugno, l’ennesimo drammatico capitolo.

    Quando in un caldo pomeriggio di giugno un marito, un padre, un uomo di neanche 50 anni, è rimasto vittima di un destino terribile.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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