GREVE IN CHIANTI – L’appuntamento è alle 21.15 di oggi, lunedì 26 febbraio, alla casa del popolo di Greve in Chianti.
Dove, con l’organizzazione del Circolo Legambiente Chianti Fiorentino e Fridays For Future Greve in Chianti, si presenta “Noi siamo Oceano” (Baldini & Castoldi), l’ultimo libro di Rossano Ercolini.
“Nel mondo in cui viviamo – spiegano dal Circolo di Legambiente e Fridays For Future – con una pressante e pericolosa crisi climatica dinanzi a noi e grandi sconvolgimenti geopolitici in corso, solo una cosa è certa: i vecchi modelli, centrati sul profitto e su un’economia di tipo lineare, non funzionano più”.
“Rossano Ercolini – proseguono – ideatore e direttore del pionieristico progetto Rifiuti Zero, spiega in queste pagine come questi modelli non siano stati funzionali, in realtà, neppure in passato: non hanno fornito risposte né alle persone alle prese con problematiche economico sociali, né al pianeta”.
“È per questo motivo – rilanciano – che è necessaria una presa di coscienza collettiva, che ci conduca verso modelli di sviluppo di tipo alternativo, verso un’economia circolare ispirata ai processi naturali e alla rigenerazione delle risorse”.
“Per farlo – aggiungono – è più che mai urgente far emergere una nuova visione, che non solo ci consenta di vivere in armonia con l’ambiente in cui siamo immersi, ma ci renda anche più consapevoli delle distorsioni ideologiche e comunicative messe in atto dai potenti per mascherare e minimizzare la gravità della situazione”.
“Fondamentale è quindi il ruolo dei cittadini – dicono ancora gli organizzatori – dei giovani, degli attivisti, intesi non come soggetti eversivi ma come persone che dialogano – con cittadini e istituzioni – per mettere in pratica delle strategie di sviluppo e di condivisione delle risorse sostenibili e innovative. E del resto, sembra dirci l’autore, è questo l’unico modo che abbiamo per vivere bene e salvare il nostro pianeta”.
“Con un libro agile e denso di riflessioni e aneddoti – concludono – Rossano Ercolini ci conduce all’interno di un’Italia diversa e però reale: dove le buone pratiche, i saperi condivisi, le tante esperienze riuscite dimostrano come, pur nella grande consapevolezza del rischio cui andiamo incontro, è possibile attivarsi, collaborare e immaginare un futuro diverso”.
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