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giovedì 28 Marzo 2024
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    Nubifragio di Ferragosto, un “fronte” anche a Cintoia: famiglie fuori casa. Travolte due auto e un ponte

    Il racconto di un residente: "Un guado di cemento distrutto, contatori elettrici portati via dalla furia della corrente. Che ha trascinato con sé anche le voliere con 200 colombi selezionati"

    CINTOIA (GREVE IN CHIANTI) – Non solo Bagno a Ripoli (e in particolare Grassina, Capannuccia, Antella, Ponte a Ema) come “fronte” del terribile nubifragio di Ferragosto.

    Risalendo “a monte” si arriva nel comune di Greve in Chianti. Dove di millimetri di pioggia ne sono caduti oltre 100 quasi dappertutto.

    Ma se in gran parte del territorio non ci sono stati grossi problemi, nella zona di Cintoia si è scatenato una sorta di scenario di guerra.

    A raccontarcelo è Guglielmo Allaria, residente qui fino dalla fine degli anni Settanta, presidente Comitato della Valle di Cintoia.

    “Verso le 22.30 di ieri, lunedì 15 agosto, è iniziato anche da noi il nubifragio – inizia il suo racconto – L’acqua è stata ben presto incontrollabile”.

    “Il rio in fondo alla valle di Cintoia – ripercorre quei momenti – il rio Sezzate (che va peraltro a confluire nell’Ema), si è ingrossato in modo enorme, trascinando macigni di diametro di oltre un metro, creando danni notevoli”.

    Massi che sono andati anche ad ostruire il corso stesso dell’acqua, “che è esondata – prosegue Allaria – portando via due automobili (una è stata ritrovata ma è difficile da recuperare, dell’altra se ne sono perse le tracce), arnesi”.

    “Anche due voliere piene di colombi viaggiatori – sottolinea – selezionati, di razza, curati e accuditi da un vero appassionato. Letteralmente trascinati via. Se ne sono salvati solo 5 o 6”.

    “Più a valle ancora – continua nel suo racconto Allaria – a circa 20 metri, c’è un vecchio ponte romano. Si è salvata la parte centrale, le spallette sono pericolanti”.

    “Era un ponte assolutamente camminabile – specifica – tanto che ci si passava per andare alle case dalla parte opposta”.

    “Per adesso – fa sapere – qui ci sono 6-7 famiglie fuori di casa; case che per fortuna non hanno subito danni, ma c’è la viabilità che è impraticabile. Inoltre, l’acqua ha portato via anche i contatori della corrente elettrica, e quindi sono senza elettricità”.

    “Anche lungo tutta la strada provinciale 66 che va alla Panca – dice ancora Allaria – ci sono stati smottamenti e frane, in parte dovuti all’acqua e ai detriti arrivati dalla parte alta. E in parte, come avevamo segnalato già due volte alla Città Metropolitana, per le canalette non pulite (ad esempio intorno al Castello di Mugnana)”.

    “Noi viviamo a Cintoia dal 1976 – riflette – Una cosa così non l’avevamo mai vista. Simile, ma di minore entità, una ventina di anni fa. Ma, a memoria, un’acqua del genere non l’avevo mai vista. E poi tutta di colpo, in questo modo: mai!”.

    “Stamani – conclude – è stato effettuato un primo sopralluogo con vigili del fuoco, vicesindaco e assessori del Comune di Greve in Chianti, i tecnici comunali. Ne dovrebbe seguire a breve un altro, per decidere il da farsi. In alcune parti è un territorio completamente distrutto. Pensi che il cemento armato con cui era realizzato un guado è volato via a decine di metri di distanza…”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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