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martedì 15 Ottobre 2024
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    Piange l’Avis di Strada in Chianti, per la scomparsa di Angiolo Lanzini: il ricordo di Paolo Mariani

    "Una vita insieme a cercare di migliorare (nel possibile) la vita del nostro paese. Per me è stato un onore averlo al mio fianco"

    STRADA (GREVE IN CHIANTI) – “Ciao Angiolo ci mancherai: sempre presente quanto ti si chiamava, la tua disponibilità c’era sempre per qualsiasi cosa dovevamo fare; sicuramente ci darai la forza di continuare da lassù. Fai buon viaggio: sarai sempre con noi”.

    Poche righe, piene di dolore, scritte dall’Avis di Strada in Chianti per ricordare Angiolo Lanzini, classe 1938, scomparso in questi ultimi giorni. Un volontario unico. Per tantissimi un amico unico.

    Come per Paolo Mariani, per anni, decenni, presidente e punto di riferimento dell’Avis stradese. Ma non solo.

    In un paese come Strada in Chianti, come tutti i nostri paesi, persone come Paolo e Angiolo sono state, sono, la spina dorsale: dell’associazionismo, del volontariato, dello spendersi per gli altri.

    Mariani che di righe deve, per forza, scriverne di più, per ricordare l’amico.

    “Sto pensando a quanto sia strana la nostra vita di persone semplici – scrive Mariani ricordando Angiolo – quando dopo aver vissuto una giornata splendida, con un caldo sole che ci fa pensare che è arrivata la primavera, arriva una telefonata e azzera di colpo tutto il bello che cercavamo di vedere”.

    “La telefonata è quella che mi ha fatto sapere che Angiolino – prosegue Mariani (per me Giange) Lanzini è deceduto. Allora la bella giornata diventa cupa, triste e il cuore e la mente diventano tristi”.

    “Angiolino – ricorda – una vita insieme a cercare di migliorare (nel possibile) la vita del nostro paese. Angiolino, l’uomo giusto sempre al posto giusto. C’era da fare qualcosa di materiale? Chiama Angiolino. C’era da andare a una manifestazione Avis? Viene Angiolino. Mai una volta che abbia risposto no”.

    Fluiscono i ricordi di Mariani: “Insieme abbiamo collaborato nel tempo con altri amici a fondare l’Aurora; la ripresa della Pro Loco, quando si mise in piazza a cuocere le pappardelle. E poi 40 anni insieme nell’Avis. Quanto abbiamo lavorato insieme, quando abbiamo girato per l’Italia a rappresentare l’Avis Strada: da Venezia a Pellestrina, da Recanati ad Amatrice, da Roma a Volterra”.

    “Tutti ci conoscevano e tutti ci accoglievano – ripensa Mariani – perché con lui non “scomparivamo” mai, sempre con le sue eleganti cravatte, con i suoi modi educati. Quando a volte mancava qualcuno per rappresentarci in qualche sezione dicevo… Angiolino non c’è nessuno libero. La sua risposta era: vengo io, non ti lascio andare da solo”.

    “Una manifestazione Avis alla quale non è mai mancato era quella in Palazzo Vecchio – ricorda ancora Mariani – Ora ci guarderai da lassù, dove hai raggiunto la tua Antonietta che ti ha preceduto”.

    “Angiolino te lo dico con il cuore – conclude Mariani – L’Avis ha perso un grande dirigente, io ho perso un amico, forse il più amico di tutti. Per me è stato un onore, ma il più grande onore l’ho avuto avendo sempre te al mio fianco. Grazie Giange“.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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