spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Lo si ricorda questa sera alla festa del Partito democratico di Greve in Chianti

    GREVE IN CHIANTI – "Noi semo quella razza che non sta troppo bene, che di giorno salta i fossi e la sera le cene, lo posso grida' forte, fino a diventa' fioco, noi semo quella razza che tromba tanto poco, noi semo quella razza che al cinema si intasa pe' vede' donne gnude, e farsi seghe a casa, eppure la natura ci insegna sia sui monti sia a valle, che si po' nasce bruchi pe' diventà farfalle, ecco noi semo quella razza che l'è fra le più strane, che bruchi semo nati e bruchi si rimane, quella razza semo noi è inutile fa' finta, c'ha trombato la miseria e semo rimasti incinta".

     

    Recita così Carlo Monni nella parte di Bozzone in "Berlinguer ti voglio bene", film cult di Giuseppe Bertolucci con Roberto Benigni. Carlo se n'è andato da qualche settimana e di certo nessuno s'è dimenticato di lui.

     

    Di sicuro non alla Festa democratica di Greve in Chianti, dove stasera alle 21.30 si celebrerà la sua figura con "Carlo Monni… noi semo quella razza". Con Ettore Del Bene (grezzo), Andrea Bruno Savelli (attore e regista), i Tolomei's Brothers, Sergio Forconi.

     

    Verrà inoltre proiettato il film "Amami" (1992) con molti attori grevigiani doc, alla presenza del regista Bruno Colella. Inoltre, per chi fosse interessato, prima della serata cena a base di lampredotto e bollito.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...