PASSO DEI PECORAI (GREVE IN CHIANTI) – Sera di Natale. Luca, dal Passo dei Pecorai, dedica una riflessione a quella volpe che era diventata sua amica. E che da tre mesi non vede più.
E' amareggiato Luca, l'ha cercata dappertutto. E, sentendo persone in zona, è ormai convinto che qualcuno le abbia sparato.
E' un "nocivo" dirà qualcuno. Ma non lo dica a Luca, che con questa volpina aveva instaurato un legame a dir poco speciale.
"È passato così tanto tempo da quando l'abbiamo incontrata – ricorda Luca – Era così magra e denutrita per non poter cacciare in tutti quei recinti contro i caprioli. Niente piccoli o grandi topi. Finita".
"Così – racconta – un passo per volta abbiamo fatto amicizia. Strana tra una volpe, spesso incolpata di stragi di animali da credenze popolari risalenti al Medioevo, e l'uomo".
"Era diventata famosa in paese – continua Luca – Ognuno le lasciava una ciotola d'acqua pulita o un piccolo avanzo. Da me è rimasta solo la sua pallina, perché molto probabilmente la legge e qualcuno ha deciso che era più bella da morta, come trofeo".
"Mi bastava fischiarla – ci racconta ancora – Correva come un fulmine saltellando felice. Sono tre mesi che non si vede, l'ho cercata ovunque. Era sempre qui. Tre prima della battuta di caccia in cui pensiamo sia stata uccisa, l'aveva incontrata un'amica che portava fuori il cane. Era nell'erba, al sole. Ha alzato la testa, ha visto chi era e si è messa tranquillamente lì. Veniva a chiamarci a casa a tutte le ore. Mattina, pomeriggio o sera. Era a casa sua".
"Beh – conclude Stefano – un giorno la incontrerò al ponte insieme a tanti, troppi pelosi. Piccola Pina… buon Natale. Tu vivrai per sempre nel mio cuore fin tanto che avrà forza di battere"
di MATTEO PUCCI
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