GREVE IN CHIANTI – “Der Schüleraustausch war für uns alle eine große Bereicherung. Lo scambio per noi è stato un grande arricchimento”.
Sono le prime parole di un articolo scritto a più mani da Alessandro Tassoni, Elin Geiger, Matilde Fubiani, Julian Schiller, Lorenzo Francini, Lisa Heβdörfer e Sara Elezi.
Tra i banchi di scuola gli studenti di Greve e Veitshöchheim imparano ad accogliere le diversità e a sentirsi cittadini d'Europa.
Hanno promosso e raccontato in lingua inglese il loro territorio ai coetanei del comune gemello, la classe tedesca della Mittelschule Veitshöchheim.
“Noi l'intercultura la viviamo così” è il progetto che la dirigenza scolastica, i docenti e gli alunni della scuola media Giovanni da Verrazzano, insieme ai genitori, hanno realizzato accogliendo i ragazzi tedeschi e condividendo con loro numerose attività didattiche, laboratori, visite e occasioni di scambio culturale.
L'iniziativa si è articolata su un ciclo di lezioni e laboratori a scuola, visite al museo e nei luoghi rappresentativi del territorio di Greve.
“I ragazzi hanno fatto da cicerone al Museo San Francesco – ha spiegato l'insegnante Cristina Turchi – l'attività rientra nel progetto denominato "Chianti Life Inspiring Learning", realizzato in rete con altri istituti del Chianti e volto a valorizzare la storia del territorio appresa in lingua inglese”.
“E' un'occasione importante per far sentire i nostri ragazzi più vicini all'Europa – ha detto il sindaco Paolo Sottani – per aprire gli orizzonti e insegnare loro a identificarsi come cittadini di una realtà più ampia, acquisire gli strumenti per promuoverla e accogliere i visitatori”.
“Crediamo – aggiunge l'insegnante – che la migliore accoglienza la si faccia preparando le menti di chi riceve al rispetto di qualsiasi diversità, culturale, religiosa, di genere. Le lingue sono al centro del percorso formativo che proponiamo ai nostri alunni e infatti nell'istituto, oltre all'inglese si insegnano tedesco, francese e spagnolo. Oltre al progetto di scambio i nostri alunni sostengono alla fine dei tre anni le certificazioni linguistiche di livello A2”.
di Redazione
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