GREVE IN CHIANTI – “Dove non è arrivata la parola è arrivato il gesto”. “Le maschere hanno raccontato e incantato piĂą dei personaggi”. “Uno spettacolo meraviglioso che ha ricreato l’atmosfera gotica della vicenda originale con un finale a sorpresa che invita a riflettere sui diritti delle donne e sul superamento degli stereotipi legati alla cultura di genere”.
Le “recensioni” dei baby critici teatrali, studenti delle scuole primarie di Greve e Strada e delle terze classi della scuola secondaria di primo grado, che hanno fatto il tutto esaurito al cinema teatro Boito di Greve in Chianti per assistere con le loro famiglie a “Storie della mezzanotte”, sono la prova piĂą palese del grande successo riscontrato dalla produzione, scritta e diretta da Giacomo Cassetta, e del gradimento del pubblico espresso con una standing ovation al termine dello spettacolo.
L’intreccio di “The Legend of Sleepy Hollow”, racconto nato nel 1820 in Inghilterra dalla penna dello statunitense Washington Irving e riadattato dalla compagnia “L’Ultima fila” di Greve in Chianti per la rassegna di teatro “Sipario!” promossa dal Comune, ha conquistato letteralmente il pubblico di adulti e bambini.
Per una presenza da record che si è attestata sulle trecento persone, in occasione di uno degli appuntamenti della nuova stagione messa in campo dall’assessorato alla Cultura.
Gli applausi scroscianti e i commenti entusiastici delle ragazze e dei ragazzi che hanno gremito il cinema teatro Boito, scritti a caldo e lasciati in forma di pensieri e messaggi su un apposito libro-firme al termine della rappresentazione, danno la misura del percorso di apprezzamenti che la qualitĂ del lavoro drammaturgico e scenico di Giacomo Cassetta sta registrando dal suo debutto avvenuto lo scorso ottobre.
“Siamo felici di aver condiviso con l’amministrazione comunale che ringraziamo sentitamente per l’opportunitĂ – dichiara Cassetta – questo exploit grevigiano che arriva dopo aver presentato la nuova produzione a mille spettatori in pochi mesi, nelle precedenti tappe del nostro mini tour in corso, avvenuto nei teatri locali e fiorentini”.
L’allestimento che si inquadra a pieno titolo nel genere del teatro di figura o teatro di maschera riscrive in una chiave sociale e culturale contemporanea il testo modificando i tratti distintivi dei personaggi e stravolgendo il finale per dare spazio ad un’inedita pagina di libertĂ e autonomia che la protagonista femminile sceglie di scrivere e vivere in prima persona.
“La nostra Katrina, la bella figlia del ricco olandese Baltus Van Tassel, distante dalla vanitosa giovane del testo originale, è decisa a prendersi una rivincita sul palcoscenico e in sala – continua il drammaturgo Cassetta – pratica una plateale deviazione dal percorso che altri hanno scelto per lei, e con coraggio realizza il desiderio di affrancarsi dai lacci di una cultura patriarcale che le sta evidentemente stretta”.
“Abbandona la maschera – prosegue – lascia fisicamente il teatro e va alla ricerca di un suo percorso, una nuova strada che nasce dal sogno di tornare ad essere autrice e fautrice del proprio destino, protagonista di uno slancio verso la ribellione costruttiva che possa garantirle una vita libera e priva di stereotipi e pregiudizi”.
In “Storie della mezzanotte” la scrittura drammaturgica, le luci e la regia sono di Giacomo Cassetta mentre le maschere, realizzate abilmente in cartapesta, e i costumi sono veri e propri capolavori di manualitĂ artistica e artigianale firmati dalla giovane “mascheraia” Alice Magnolfi.
La voce narrante è di Emanuele Nardoni. In scena Giulia Barlazzi, Caterina Camiciotti, Sabatino Cecchini, la stessa Alice Magnolfi. Le musiche sono di Nicolas Gasparini, la scena è di Riccardo Dal Cin.
A congratularsi con gli autori dello spettacolo il sindaco Paolo Sottani e l’assessore alla cultura Giulio Saturnini che ha ideato e organizzato la stagione di prosa e cinematografica in corso al Boito.
“La compagnia “L’ultima fila” è un valore aggiunto per il nostro territorio, una risorsa culturale importante – dice l’assessore Saturnini – che ha messo passione e talento a disposizione della collettivitĂ ”.
“I giovani artisti che la compongono – ricorda – drammaturghi, attori e attrici, tecnici e costumiste, non solo si sono rimboccati le maniche per riqualificare lo spazio scenico del Ferrone, dove la compagnia ha mosso i suoi primi passi, ma ha dato vita ad un percorso di coinvolgimento del pubblico e dei piccoli spettatori che sta crescendo anche nei contenuti artistici, come dimostra l’imprinting assegnato dall’autore Giacomo Cassetta al teatro di figura che veicola messaggi sociali legati ai diritti e alle pari opportunitĂ ”.
“Una piccola grande compagnia – conclude il sindaco Sottani – che con poche risorse sta generando e moltiplicando tante idee e altrettanti echi culturali, che non possono che attrarre e avvicinare gli spettatori al mondo della scena e della formazione teatrale. Un terreno in cui è importantissimo investire per la tenuta sociale della nostra comunitĂ creando nuove sinergie con la scuola e le realtĂ associative locali”.
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