spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Tutti i segreti dei 20 mulini di Greve in Chianti fra Cinquecento e Seicento svelati nel libro di Franca Ceccatelli

    Presentato nei giorni scorsi al circolo Arci Ferrone: "Si scoprono dalla ricerca nelle filze, registri parrocchiali, filze di Podesteria, i nomi dei mugnai, delle mogli, dei figli e dei garzoni"

    FERRONE (GREVE IN CHIANTI) –  E’ stato presentato nella sala polivalente “Aldo Braimanti ” del circolo Arci Ferrone, un interessante libro scritto dalla grevigiana Franca Ceccatelli con il patrocinio del Comune di Greve in Chianti: “Mulini e mugnai nella Podesteria di Greve nel Cinque-Seicento” (Pagnini Editoria).

    Tanti i presenti, di tutte le età, che hanno preso posto in quello che una volta era un teatro. E che grazie all’interesse di alcuni giovani (dell’associazione “Ultima Fila”) oggi è tornato a nuova vita.

    A introdurre Franca Ceccatelli è stato l’assessore del Comune di Greve in  Chianti, Lorenzo Lotti.

    “So bene qual è stato il lavoro fatto da Franca – ha detto Lotti – Non è assolutamente semplice fare le ricerche storiche, tradurre lo scritto in maniera esatta. Lo dico perché anch’io mi sono laureato in Storia, e ho fatto ricerche sul territorio per la tesi. Ho avuto il piacere di leggere per primo la bozza del libro, e devo dire che è qualcosa d’importante, dal quale si resta più arricchiti”.

    “Perché Franca – ha proseguito – ha fatto un lavoro da vero storico professionista: è riuscita a dar voce a tante persone che fino a oggi non l’avevano avuta. Il ruolo del mugnaio è sempre stato un ruolo “magico”, lavorava in un luogo dove si scambiavano un sacco di relazioni umane. Oltre alla componente del mestiere, davvero particolare, in cui era necessario avere un bagaglio di conoscenze che si tramandavano di generazione in generazione”.

    Franca Ceccatelli, con tutto il suo entusiasmo, ha così spiegato com’è nato il libro: “Non esiste un’opera che faccia una ricognizione completa dei mulini nel nostro territorio (Greve in Chianti) in un determinato periodo, anche nel libro dei Baldini, testo classico per qualsiasi ricerca sul comune di Greve, si trovano i nomi dei mulini nei toponimi scritti alla fine di ogni popolo, ma non c’è un’illustrazione dei mulini stessi”.

    “Invece – ha aggiunto – in questo libro, senza né imitazione né collegamento ad altri libri, si trova la descrizione di tutti i venti mulini che c’erano nella Podesteria di Greve. Con la localizzazione, i proprietari, con i successivi cambi di proprietà. Particolarmente interessanti, oltre allo studio delle famiglie dei mugnai che si sono susseguite: e la cosa interessante per me è stata quella di fare emergere le voci e le persone dell’epoca”.

    “E così – ha anticipato – si scoprono dalla ricerca nelle filze, registri parrocchiali, filze di Podesteria, i nomi dei mugnai, delle mogli, dei figli e dei garzoni. Mentre per trovare cosa resta oggi dei mulini sul territorio mi sono avvalsa di una ricerca condotta sulla base delle rappresentazioni grafiche: carte dei Capitani di Parte Guelfa, catasti ottocenteschi, carta idrografica d’Italia, tavolette dell’Istituto geografico militare”

    E’ solo un assaggio del prezioso libro, che ha suscitato tanto entusiasmo tra i presenti, che alla fine si sono messi in fila per una dedica e una firma.

    Ci sono state anche delle domande dal pubblico, alle quali Franca ha dato risposta. Tra queste la testimonianza diretta da parte di Anna, figlia dell’ultimo mugnaio del “Mulino nuovo” del Ferrone, che ha raccontato di aver vissuto per trent’anni nel mulino. Gli anni più belli della sua vita.

    “Ricordo – ha detto Anna – che nell’inverno arrivavano al mulino degli uomini dal nord d’Italia. E vi pernottavano, poiché in quel periodo non avevano lavoro nella zona da dove provenivano, tanto che i contadini sapendo del loro arrivo gli facevano trovare del legno che loro utilizzavano per ricavarne delle seggiole”.

    “Poi veniva il sacerdote a fare il sapone – ha proseguito – oppure, nel periodo della guerra, venivano le persone a comprare il pane e la farina. Insomma vi gravitava tanta gente, anche dai paesi più lontani. Questo mulino, al momento che il babbo non vi lavorava più, si decise di donarlo gratuitamente al Comune di Greve in Chianti per farne un museo: ma non furono interessati”.

    Il libro sarà presentato anche alla biblioteca comunale di Greve in Chianti il 23 febbraio 2023: sono in programma altre presentazioni a San Casciano e Barberino Tavarnelle, in date ancora da accordare.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...