GREVE IN CHIANTI – “Con la costituzione dell'unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Le parti concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune”.
Sono queste alcune delle frasi, tratte dai commi 11 e 12 dell'articolo 1 della legge 76 del 2016, che il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani leggerà per la prima volta ad una coppia di cittadini gay che ha deciso di celebrare la propria unione civile nel Chianti.
Richard Castle di origine britannica, solare e aperto, Ciaran Logan, nato in Irlanda, riservato e intenso. Insieme da quasi trent’anni, protagonisti di un sentimento duraturo, una storia di amore che hanno vissuto e vivono tra il Regno Unito e il Chianti, alimentata da numerose affinità di carattere professionale e umano. Entrambi condividono la passione per il marketing nel settore dell’editoria scolastica.
Richard e Ciaran lavorano infatti per alcune prestigiose aziende britanniche e italiane che si occupano della pubblicazione e della diffusione di testi scolastici, come la Oxford University Press, la Pearson e la Nuova Italia Editrice, ricoprendo ruoli di primo piano, anche a livello dirigenziale. Ma ad unire la coppia non è solo la professione. Richard e Ciaran amano la vita di campagna, la qualità, l’accoglienza e la bellezza che hanno riscontrato nel territorio grevigiano dove risiedono da circa venti anni, coltivano l’amore per il giardinaggio e adorano gli amici a quattro zampe.
Da oggi, sabato 26 novembre alle ore 11.30, la loro unione sarà riconosciuta dallo Stato italiano con il primo sì civile pronunciato nel Chianti alla presenza di due testimoni, il fratello di Richard e un’amica storica di Ciaran.
“Dopo tanti anni questo momento è arrivato – rivela Richard – dopo le mie piccole grandi battaglie condotte negli anni ’70 a Londra con la spilla del Gay Pride mostrata fieramente sul petto, la legge che include e non discrimina, che riconosce uguali diritti a tutti i cittadini, a prescindere dal loro orientamento sessuale”.
"E’ anche vero – dice Ciaran, emozionato per la cerimonia che domani porterà nella sala consiliare del Comune di Greve una cinquantina di invitati, coppie eterosessuali ed omossessuali giunte per l’occasione da varie parti del mondo – che il non aver acquisito tale diritto prima ha influenzato molto del mio modo di essere di oggi, sono felice tuttavia di poter sancire la nostra unione, un cambiamento che non mi sarei aspettato per il quale amici e parenti sono entusiasti esattamente come lo siamo noi”.
Per il sindaco Sottani si tratta di “un’unione non formale ma sostanziale, una storia di amore che lega Richard e Ciaran da tanti anni e che finalmente può essere sancita da un atto pubblico grazie alla legge sulle unioni civili”.
di Redazione
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