IMPRUNETA – “Sono ormai due anni che siamo abituati ai soliti attacchi da parte della maggioranza imprunetina. Non avendo altri argomenti da utilizzare, i sedicenti rappresentanti della vera sinistra la buttano in vacca evocando lo spettro del fascismo e tirando in ballo la politica nazionale. Tuttavia, un comunicato patetico e surreale come l’ultimo del Pd Impruneta ancora non lo avevamo mai visto”.
Parole e… musica di Alessandro Brogi, presidente della lista civica Voltiamo Pagina.
Il segretario del Pd Impruneta Vitali: “Contro le politiche di Orbán anti-LGBTQA+. E Voltiamo Pagina che dice?”
“Il segretario Andrea Vitali – dice Brogi – cita addirittura Victor Orbàn (che da oggi siamo sicuri dormirà con la luce accesa) e la repressione in Ungheria verso le differenze di genere. Ci si chiede prima di tutto perché, invece di dire semplicemente quel che pensa, Vitali chieda il nostro pensiero: forse vuol lanciare un’opa sulla sinistra di Voltiamo Pagina?”.
“Invece di fare una legittima battaglia per i diritti Lgbt in Ungheria – rilancia Brogi – Vitali la strumentalizza per un bieco e mal riuscito attacco all’unica opposizione comunale; tra l’altro, a quanto ci risulta, qua la maggioranza che impedisce di discutere le mozioni è quella imprunetina, non quella ungherese”.
“E’ curioso d’altronde notare l’ipocrisia di un partito che tratta i diritti umani come un menu à la carte – dice ancora il presidente di Voltiamo Pagina – prima di rivolgersi alla nostra lista, chissà se Vitali ha chiesto ad Italia Viva – entrata in maggioranza col recente mercato delle vacche locale – un’opinione sul grande amico di Matteo Renzi, Mohammad bin Salman: in Arabia Saudita, dove i giornalisti vengono fatti a pezzi con la motosega e le donne subiscono quotidiane violenze e discriminazioni, senza dubbio i diritti civili sono al sicuro”.
“Ma ciò che più colpisce – rimarca – è il tentativo di distogliere l’attenzione dagli argomenti imprunetini. Il comunicato di Vitali arriva proprio il giorno dopo la nostra denuncia dei 9.050 euro destinati dalla giunta a non ben definite azioni di propaganda istituzionale”.
“Sarebbe interessante – incalza Brogi – sapere cosa ne pensa di ciò il Pd, come d’altronde di molti altri argomenti: le menzogne dell’Opera Pia sulle due lavoratrici licenziate, i negozi che chiudono e il paese che muore a causa della nuova viabilità, i cimiteri da terzo mondo, le false promesse sui lavori di Autostrade e sulla ex Sannini, le condizioni del Birillo di Tavarnuzze, e molto altro”.
“Voltiamo Pagina la sua posizione l’ha sempre espressa – rivendica Brogi – Anche nell’unione delle differenze ideologiche e culturali, di cui non abbiamo mai fatto mistero ma che siamo stati capaci ogni volta di affrontare con trasparenza e sani confronti dentro e fuori il consiglio comunale”.
“Siamo una lista civica plurale – conclude – non una setta dove si alza la mano a comando. E sappiamo bene che questo, nella corte del Faraone, dà molto fastidio”.
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