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venerdì 26 Aprile 2024
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    “Bagno pubblico nel Birillo: la giunta non ha deciso un bel niente, è grazie a una mia mozione consiliare”

    Il consigliere di opposizione Gabriele Franchi (Cittadini Per Impruneta): "Dico questo per ridare dignità ad un consiglio comunale troppe volte ignorato, umiliato e considerato pattume"

    IMPRUNETA – “Dopo quanto detto dall’amministrazione comunale, e dopo anche quanto successo nell’ultimo consiglio comunale, mi trovo nella necessità di effettuare doverose precisazioni e di riaffermare la verità storica e politica”.

    Inizia così la riflessione di Gabriele Franchi, consigliere comunale di opposizione (gruppo Cittadini Per Impruneta), in merito all’annuncio dell’installazione di un bagno pubblico nel Birillo, la vecchia stazione in piazza a Tavarnuzze.

    # Impruneta: la giunta sceglie di inserire un bagno pubblico nel Birillo a Tavarnuzze

    “La giunta comunale di Impruneta non ha deciso un bel niente in merito ai bagni pubblici di Tavarnuzze – dice – Se finalmente, come si legge, pare giunto il momento dell’apertura, lo si deve ad una mozione di mia firma approvata all’unanimità lo scorso 28 gennaio, che impegnava l’amministrazione a procedere all’apertura dei bagni una mattina a settimana, valutando poi le condizioni per un’apertura progressivamente sempre maggiore”.

    “Dico questo – precisa – non certo per evidenziare i miei meriti, su un’opera per altro così elementare, ma per ridare dignità ad un consiglio comunale troppe volte ignorato, umiliato e considerato pattume”.

    “Era dal 30 marzo – ricorda Franchi – dalla fine dello stato d’emergenza, che avremmo dovuto veder partire i lavori per un così semplice intervento. Questa giunta non tradisce mai la propria natura: in fuga quando ci sono da assumersi responsabilità scottanti, come nel fallimento complessivo della gestione del Birillo, ma in prima fila quando c’è da farsi belli, anche per meriti non propri come in questo caso”.

    “Proprio nell’ultimo consiglio comunale – rincara – doveva essere discussa una mia domanda d’attualità – rivolta a colui che durante le primarie del 2018 tuonava contro l’assenza di pubblici servizi nel Comune, ovvero il vicesindaco Matteo Aramini – sugli inspiegabili ritardi nell’apertura dei bagni”.

    “Ciò non è stato possibile – accusa – perché la maggioranza ha tolto le tende in anticipo facendo mancare il numero legale, attaccandosi ai cavilli del regolamento e rifiutando il confronto su questo e su altri temi importanti per i cittadini”.

    “Oggi – conclude – guarda caso ecco però questo comunicato: davvero strane coincidenze. Capisco che la campagna elettorale sia cominciata presto, ma che almeno si abbia il buon gusto di non raccontare balle”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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