IMPRUNETA – Non ci sta a passare per quello che boicotta le iniziative collettive dei rioni imprunetini. E nemmeno a far passare il messaggio di un rione, il Sant'Antonio, al quale avrebbe dato "alla testa" la vittoria con gli ormai famosi 580 punti.
Il presidente del rione bianco Giovanni Poggini è letteralmente furibondo. "Il messaggio che sta passando – dice – ovvero che il Sant'Antonio avrebbe boicottato il bar-pizzeria che gli altri tre rioni allestiranno insieme per la Fiera di San Luca, è semplicemente falso".
"Sono a dir poco arrabbiato – prosegue Poggini – All'interno dell'Ente Festa dell'Uva ho fatto delle proposte per lavorare assieme. Ma abbiamo sempre detto che non potevamo garantire le persone richieste per questa iniziativa, perché non avevo rionali che garantivano la presenza".
Ma in molti si chiedono come mai, allora, il Sant'Antonio posizionerà il suo bar in piazza Nova, accanto al bar-pizzeria di Fornaci, Pallò e Sante Marie: "Il bar per la Fiera lo mettiamo come sempre, punto di ritrovo, ma spesso è rimasto chiuso perché nessuno fa servizio. Tanto da litigare pure con i miei. Questo ho detto all'interno dell'Ente".
"Così come ai ragazzi del rione – prosegue – ho sempre detto che portiamo il bar per cercare di guadagnare qualcosa e poi non riusciamo mai a gestirlo: se devo litigare con i miei e litigare pure con gli altri rioni è la fine. Non mi sembrava giusto mettere in difficoltà gli altri per mancanze nostre".
Sale la rabbia, si alza il tono della voce: "Il sottoscritto s'è sempre adoperato anche per gli altri. A partire dalla battaglia sulle sedi, pur essendo l'unico rione che ha pochi problemi in questo senso".
Ne ha anche per il presidente dell'Ente Festa dell'Uva, Paolo Vermigli: "D'ora in poi non lavorerò più per l'Ente, lavorerò solo per il mio rione. Mi sto facendo un gran mazzo e sembra che faccia tutto il presidente dell'Ente. Gli porterò tutti i fogli e i documenti, così inizia a sbrigarsela da solo. Anche in questa occasione non ha alzato un dito per fare nulla".
"Cosa avevo proposto? Che si lavorasse tutti insieme alla gestione delle proprie strutture – conclude Poggini – per non sovrapporsi, anche facendo una cassa comune. Ma se io non ho le forze per il mio bar non voglio e non posso essere in obbligo con gli altri: non sono in grado di fornire 4-5 persone fisse. Si poteva creare uno spazio dei rioni che lavorassero comunque tutti insieme, ognuno gestendo il proprio. L'ho detto tre mesi fa: nessuno mi ha ascoltato".
di Matteo Pucci
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