IMPRUNETA – Affida ai canali social il suo bilancio sui primi mesi del suo secondo mandato, con una lunga analisi della situazione imprunetina.
E' tempo di bilanci per il sindaco Alessio Calamandrei, che arrivano a quasi metà anno dalla sua riconferma alla guida dell'amministrazione comunale.
"L’avventura è ri-niziata – esordisce – o meglio, per alcuni di noi non è mai finita ma è semplicemente continuata, per altri è una sfida tutta nuova, legata ad una nuova maggioranza formata dal Partito democratico e dal Coraggio di Cambiare, riconoscendosi nei valori fondanti di un centro sinistra inclusivo. Non entro nella polemica della manovra di bilancio nazionale appena approvata, avremo modo di studiarla e di capire quello che comporta anche per i Comuni".
"Le esigenze di tutti aumentano – continua – il mondo cambia, tutti i giorni dobbiamo fare i conti con i cambiamenti (in particolar modo quelli climatici), che fanno capire bene che abbiamo sbagliato molto in passato e che dobbiamo rimediare in fretta se vogliamo lasciare un mondo migliore ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Non c’è più tempo. Troppe grida d’allarme rimangono spesso inascoltate, dando la colpa ad altri nella convinzione che ciascuno di noi, nel nostro piccolo, non possa far niente per cambiare questa situazione. Non è così. “Di gocce è fatto il mar”, ed ognuno di noi è una singola goccia, con le proprie responsabilità e con l’importanza che ha ogni singola goccia".
"Ogni riflessione – prosegue – ogni decisione ed ogni azione, devono andare nella direzione del bene comune, amministrando come ogni “buon padre di famiglia” deve fare. Ed un buon padre di famiglia sa bene che non potrà accontentare sempre i propri figli, un buon padre di famiglia sa che assumersi certe responsabilità spesso non lo farà dormire la notte e che a volte dovrà scontrarsi con i propri familiari. Se tutto ciò vale per una famiglia, figuratevi per una comunità".
"Una comunità – rimarca – che anagraficamente è sempre più anziana, (ormai quasi un terzo ha più di 65 anni), e se è vero che i nuovi 70enni sono i vecchi 50enni, è anche vero che gli acciacchi e le problematiche legate alla salute aumentano, e quindi anche l’amministrazione deve fare la sua parte con progetti di sostegno, aiuto, ascolto. Anche le famiglie in difficoltà sono molte, spesso con problemi legati alla mancanza di lavoro e dobbiamo cercare di alleviare queste difficoltà fin dove ci è possibile, con l’aiuto di tutti".
"Il servizio socio educativo – annuncia – è e deve rimanere un fiore all’occhiello di questa comunità, seppur nelle problematiche oggettive di supporto ai cittadini in difficoltà, e che comporta ingenti uscite".
"Il 2018 – riflette – è volato via con una rapidità inimmaginabile. L’impostazione di nuovi progetti, la conferma di molti esistenti, e rivederne altri, ha dato una visione nuova e mi auguro più dinamica, a molte di quelle speranze di cambiamento per il nostro comune, per la nostra comunità. Alcune situazioni nefaste, mi riferisco al crollo del ponte di Genova, hanno purtroppo rallentato (sarebbe più opportuno dire “bloccato”) quelle che erano le opere di ricaduta di Società Autostrade sul nostro territorio (dalla pista ciclabile Bottai-Tavarnuzze, al parcheggio scambiatore presso lo svincolo autostradale, alla riqualificazione del parco pali, al marciapiede di Pozzolatico). Cercheremo, con l’aiuto della Regione di capire quali saranno i tempi di ripresa, visto che nel 2019 la convenzione con la stessa società compie ben 20 anni. Queste sono le cose che gridano allo scandalo. Una comunità non può attendere oltre 20 anni per la realizzazione di progetti fondamentali per il proprio sviluppo".
"Altri finalmente si avviano ad essere realizzati – tiene a dire – Il secondo lotto della circonvallazione, il Loggiato del Pellegrino, il nuovo Distretto Sanitario ad Impruneta, l’ampliamento del cimitero di Picchirillo a Impruneta. Per citare i più importanti. Già stanziate le somme per una prima manutenzione urgente del cimitero di Tavarnuzze, degli uffici comunali di via fratelli Rosselli, del tetto della Palestra comunale ad Impruneta, di alcuni impianti di illuminazione pubblica. Appena finito di ristrutturare il cimitero di Pozzolatico".
"Rimane una criticità importante – ammette – quella della pubblica illuminazione in molte zone del nostro territorio. Pur avendo le idee già sufficientemente chiare, il 2019 ci vedrà impegnati per risolvere definitivamente il problema su tutti gli impianti, andando successivamente a sostituire tutti i corpi illuminanti a led, e la sostituzione dei quadri elettrici ormai più che obsoleti. E’ una sfida importante, su un problema che si aggrava di anno in anno".
"Evito di entrare sull'argomento scuole – dice a proposito del tema sempre caldissimo – sia progetti che finanziamenti, essendo già entrato nel merito alcuni giorni fa, e che riproporrò a breve".
"Anche la Nuova Variante Gestionale di riconferma del Regolamento Urbanistico – rilancia – è stata adottata, e subito dopo l’approvazione che avverrà a inizio del 2019, inizieremo a lavorare al nuovo Piano Strategico ed al Nuovo Piano Operativo (che prenderà il posto del regolamento urbanistico). Piccoli passi avanti sono stati fatti anche sulla raccolta differenziata. Dopo i passi da gigante che abbiamo fatto negli anni passati, era immaginabile un rallentamento dell’incremento. Anche la fusione delle società di gestione dei rifiuti, ha fatto si che si addivenisse ad una riorganizzazione che ancora non è completata, e che dovrà portare a quella che comunemente viene chiamata “raccolta puntuale” (paghi per i rifiuti che produci)".
"Il recupero dell’evasione fiscale – tiene a dire Calamandrei – è diventato ormai da alcuni anni un punto di forza di questa amministrazione, svolto con lavoro certosino dagli uffici, e che ha dato respiro alla parte in spesa corrente al bilancio del comune. Bilancio che, di anno in anno si sta risanando, passando da un debito di oltre 23 milioni nel 2012 a poco più di 14 milioni di euro a chiusura del 2018, avendo restituito ben 9 milioni di euro. Questo solo sulla parte capitale, oltre a circa 6 milioni di euro di interessi restituiti nello stesso lasso di tempo. Solo questo dato potrebbe bastare per far capire lo sforzo immane che questa amministrazione sta facendo per sanare una situazione non più sostenibile".
"Sicuramente molte cose mi sono sfuggite in questa breve relazione – dice ancora – dal progetto “Archeologia della produzione nel paese del cotto”, ai numerosi concerti gratuiti svoltisi sul nostro territorio, a far capire quante mansioni devono svolgere i nostri pochi vigili urbani (su questo pubblicheremo il resoconto del 2018 a breve), alla liquidazione della Sannini e quindi degli oltre 40 lavoratori, e so che ad ognuno di voi verrà in mente almeno un altra questione non trattata, poiché giustamente ogni cittadino ha le proprie priorità. Anche alcuni passi importanti sui diritti civili sono stati fatti, ed ho avuto l’onore di firmare la prima carta d’identità dopo un riconoscimento legale di omogenitorialità".
"Prima degli auguri – conclude – vorrei ricordare anche alcuni personaggi che ci hanno lasciato nel 2018; da Leandro Giani, a Paolo Sestini, al giovanissimo Edoardo Bisignano, a Renato Merluzzi, senza dimenticare purtroppo Osvaldo e Patrizia, assassinati a fine giugno, ad Enrico Puccioni che ci ha lasciati troppo, troppo presto. Ed un ricordo particolare lasciatemelo fare a Gino e Gina vissuti una vita sotto lo stesso tetto, che a gennaio avrebbero compiuto entrambi 100 anni e che ci hanno lasciato entrambi alcuni giorni fa. Li festeggeranno comunque insieme, ovunque essi siano".
di Redazione
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