spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 15 Marzo 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “Campioni nella Memoria”, la mostra fotografica alla Pubblica Assistenza di Tavarnuzze

    Giovedì 25 gennaio sarà inaugurata la toccante mostra dedicata alle storie degli atleti deportati nei campi di concentramento durante il periodo della furia nazi-fascista

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Giovedì 25 gennaio alle ore 17, nei locali della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze, sarà iaugurata la toccante mostra fotografica “Campioni nella Memoria”, dedicata alle storie degli atleti deportati nei campi di concentramento durante il periodo della furia nazi-fascista (già realizzata nel 2022 da Regione Toscana nello spazio espositivo “Ciampi” in via De’ Pucci).

    L’evento, patrocinato dal Comune di Impruneta, offrirà uno sguardo profondo e commovente su atleti provenienti da diverse nazionalità e discipline sportive, vittime della deportazione nei campi di concentramento.

    La curatrice della mostra, Barbara Trevisan, esprime la sua convinzione che “la responsabilità di trasmettere la memoria debba coinvolgere tutti, specialmente coloro che sono stati toccati direttamente o indirettamente dalla tragedia delle deportazioni”.

    Le storie individuali degli atleti, considerate testimonianze potenti, fungono da veicolo educativo per le nuove generazioni.

    L’obiettivo è esaminare la più grande tragedia del ventesimo secolo, anche dal punto di vista sportivo, onorando uomini e donne che hanno incanalato gli ideali sportivi e difeso i principi di libertà, uguaglianza e tolleranza con le proprie scelte.

    All’inaugurazione, in programma come detto giovedì 25 gennaio, saranno presenti Pietro Giannelli, presidente della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze, la curatrice Barbara Trevisan, il sindaco di Impruneta Riccardo Lazzerini, Marco Poli (dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Primo Levi” di Impruneta), e Paolo Allegretti, rappresentante Unione Nazionale Veterani dello Sport.

    “Con profondo orgoglio – dichiara il sindaco Riccardo Lazzerini – desidero sottolineare che l’iniziativa in corso rappresenta un momento di significativa riflessione per i giovani delle scuole del nostro comune”.

    “Attraverso queste testimonianze toccanti degli atleti deportati – rimarca – intendiamo si intende stimolare una consapevolezza critica e un impegno etico, affinché le nuove generazioni possano trarre insegnamenti preziosi dalla storia”.

    “La mostra – conclude il sindaco – rappresenta un’occasione unica per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto e per riaffermare i valori fondamentali di libertà, uguaglianza e tolleranza che sono alla base della nostra società”.

    Voluta fortemente dal presidente Pietro Giannelli e allestita presso la Pubblica Assistenza Tavarnuzze, sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 15.30 alle 18. 

    “Un’occasione unica per la nostra realtà quella di ospitare una mostra di questa portata anche e soprattutto sotto il profilo emozionale – dichiara il presidente Giannelli – Un percorso tra storie di sportivi professionisti che avevano soltanto voglia di misurarsi con altri atleti e non invece con la forza della sopraffazione della furia nazi-fascista”.

    “Desidero ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione di un progetto per noi molto importante – conclude Giannelli – a partire dai volontari dell’associazione fino a tutte quelle figure professionali ed istituzionali che ci hanno supportato e che saranno presenti all’inaugurazione”.

    La chiusura ufficiale della mostra, il 3 febbraio alle ore 16, sarà arricchita dall’intervento di Tiziano Lanzini, cicepresidente di ANED (Associazione Nazionale ex Deportati).

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...