Anche il consiglio comunale di Impruneta su proposta della giunta si è associato ai Comuni del Chianti (ma anche a moltissimi altri Comuni italiani), con la richiesta al Governo e al Parlamento del rinvio al 2014 della Tares, la nuova tassa sui rifiuti e i servizi.
Moltissimi infatti, secondo il consiglio, sono gli aspetti negativi e le difficoltà dell’introduzione della Tares prevista a partire dal mese di luglio. In primo luogo, secondo il consiglio comunale imprunetino, occorre determinare le tariffe sulla base delle nuove norme che presentano anche alcuni aspetti positivi ma vanno “pesate” bene: il rischio è di penalizzare le famiglie numerose, il commercio e la piccola impresa.
In secondo luogo il consiglio ritiene che l’aumento imposto che transiterà solo dai Comuni per finire nelle casse dello Stato, aggraverà il peso delle tasse sui cittadini. I pagamenti della Tares poi, suddivisi in due sole rate annuali invece che tre, andranno a colpire pesantemente le famiglie proprio in concomitanza con il pagamento della rata Imu.
Nello stesso tempo la posticipazione a luglio della prima rata causerà gravi problemi di liquidità sia ai Comuni che agli enti gestori. Inoltre i Comuni perderanno un’entrata certa (i trasferimenti erariali) per acquisirne una incerta la cui entità appare difficilmente prevedibile.
di Redazione
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