TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – "E' nata la “allungatoia” della Linea 37: come volevasi dimostrare, il nuovo percorso della linea 37 di Ataf, in vigore dal 15 settembre, ha prodotto i suoi frutti agri: ad assaporarli sono i tanti utenti che giornalmente fruiscono del collegamento tra Tavarnuzze e Firenze".
Lo dicono i Verdi per Impruneta, che ricostruiscono la vicenda con il “Diario della Linea 37" (consultabile anche on-line qui), in distribuzione a Tavarnuzee, in cui si ripercorrono le tappe di una linea che collega direttamente Tavarnuzze con il centro di Firenze, "che con le modifiche al tracciato operate nell'ultimo anno (prima ad aprile e poi quella recente di settembre) è stata trasformata in una assurda … allungatoia” dicono.
"Come noto – spiegano – la recente modifica al tracciato del 37 (Tavarnuzze – Firenze) prevede che nel tratto Due Strade-Porta Romana, i bus anziché utilizzare via Senese, percorrendo verso il San Gaggio (in corsia protetta), debbono effettuare una deviazione lungo via del Gelsomino e il viale del Poggio Imperiale (sia in andata e al ritorno), allungando così il percorso di circa mezzo chilometro".
"Dall'entusiasmo degli utenti (si fa per dire) per il nuovo tracciato – proseguono – alcuni hanno sentito la necessità di condividere le proprie disavventure quotidiane sulla linea 37 attraverso i social network, attivando uno specifico sito su Facebook denominato “Quelli che il 37…”".
"Tra i vari commenti pubblicati sul web – rammentano – è imperdibile l'intervento di una utente che sintetizza in cinque righe l'effetto della recente deviazione ai bus della linea 37 (ormai ribattezzata la “deviazione panoramica”) con un esempio pratico. Tornando da Firenze a Tavarnuzze racconta: “Ieri ho perso il 37 sempre alle 17, menomale che dopo 5 minuti è arrivato l'11, e così sono arrivata al Galluzzo ed ho aspettato altri 10 minuti per vedere arrivare il 37 che avevo perso… quindi la Via "panoramica” ci costa circa 15 in più” (… se la matematica non è un'opinione!)".
Via del Gelsomino è una sorta di zona di frontiera, "col suo fantasmagorico impianto semaforico – dicono i Verdi – che pare sempre di essere alla dogana di confine: sarà forse un caso che quando dal quel percorso ci transitava la antica tramvia del Chianti, proprio alle Due Strade ci fosse la “barriera daziaria” (per la serie corsi e ricorsi storici)".
Nell'ultima pagina del “Diario della Linea 37” non poteva quindi mancare un ricordo storico, legato a quando fare l'attuale percorso del 37 era la antica tramvia del Chianti (a carbone). Trovate anche l'orario delle corse di allora: "Magari le date sono differenti – dicono i Verdi – ma per i tempi di percorrenza ci siamo quasi".
di Redazione
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