La decisione ormai era nell'aria, fin da quando sul Gazzettino annun ciò di volersi ri-candidare a sindaco di Impruneta fra qualche mese, ma non con il Pdl (clicca qui per leggere l'articolo): adesso però Maria Teresa Lombardini, figura di spicco per anni del Popolo delle Libertò all'Impruneta, ha ufficializzato il suo distacco dal partito.
Lo ha fatto con una comunicazione spedita al presidente del consiglio comunale Dino Lotti, nella quale comunica di uscire dal gruppo assieme al collega consigliere Giovanni Gandolfo: entrambi aderiscono a "Fratelli d'Italia – Centrodestra Nazionale", creando un omonimo gruppo consiliare.
Ma Lombardini non si è limitata a scrivere al presidente Lotti per comunicare le sue dimissioni dal Pdl e la creazione del nuovo gruppo consiliare: ha fatto partire un'altra lettera, sempre indirizzata alla presidenza del consiglio comunale, nella quale protesta per l'esposizione, da parte di Roberto Viti durante l'ultimo consiglio, di un cartello con la scritta "Bisignano vattene" (clicca qui per leggere l'articolo).
"Pur con qualche intemperanza verbale di troppo – scrive Lombardini – ho sempre rispettato il consiglio comunale quale organo rappresentativo della volontà popolare. E’ essenziale per la democrazia che i cittadini si rispecchino nel consiglio e ne ricevano, di ritorno, un’immagine di passione, competenza e dignità. La forma è sostanza in democrazia. Mi arreca quindi molta noia quando le regole comportamentali sono infrante com’è avvenuto nell’ultima seduta allorché un membro del pubblico ha inscenato una protesta contro uno dei consiglieri (Massimo Bisignano, n.d.r.) con l’intento di condizionarne il comportamento".
"Confesso – e qui tira in causa proprio Lotti – che il fastidio maggiore mi è venuto dall’apparente inerzia del presidente del consiglio che ha tollerato questa interferenza forse perché diretta contro un consigliere di opposizione. Con l’occasione richiamo l'attenzione sulla scarsa considerazione che gli stessi consiglieri hanno delle proprie funzioni. In particolare mi riferisco alle numerose e reiterate assenze di alcuni di loro, ai doppi incarichi, alla scarsa preparazione sugli argomenti in discussione ed al comportamento distratto o addirittura molesto durante gli interventi di altri".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA