IMPRUNETA – Un trionfo totale: 580 punti contro i 270 delle Sante Marie (seconde), i 240 del Pallò (terzo), e i 230 delle Fornaci (quarte).
Il rione del Sant'Antonio ha stravinto la 90esima edizione della Festa dell'Uva di Impruneta con una sfilata che ha messo d'accordo praticamente tutti i giurati. Un successo così impattante, in termini di punteggio, non lo si vedeva da tempo in piazza.
"L'eco dei rintocchi", questo il titolo del carro portato in piazza dal rione bianco: splendidi i costumi, molta l'adrenalina nei balletti.
La storia di Demetra (il progetto era di Lorenzo Biliotti e Gemma Lorenzini), la dea delle stagioni, che arriva d'inverno, passa per la fioritura della primavera, il calore dell'estate, fino alla vendemmia dell'autunno, ha convinto tutti i giurati.
Commosso il presidente Giovanni Poggini, che si è affacciato con il premio consegnato dal sindaco Alessio Calamandrei insieme ad Andrea Masini, Elisa Borri, Riccardo Ricci e allo speaker Alessio Bellini. Per poi scendere in una piazza debordante di bianco… entusiasmo.
Le foto della sfilata del rione del Sant'Antonio
Al secondo posto il rione delle Sante Marie, che con "L'uomo, il genio e… l'uva" ha portato in piazza la magia di Leonardo Da Vinci.
Un grande volto di Leonardo nel carro centrale, con due ali sui carri laterali, ha chiuso la messa in scena del rione azzurro.
Le foto della sfilata delle Sante Marie
Al terzo posto (i pronostici post sfilata lo accreditavano di qualcosa in più), il rione del Pallò: i verdi, con "Quando le arti si incontrano", hanno fuso in piazza scultura, musica e pittura (con alcune canzoni originali).
Una sfilata giocata fra la parte iniziale in bianco e nero e la seconda iper colorata. Con una parte di musiche originali, cantate dagli stessi rionali.
Le foto della sfilata del Pallò
Quarto posto (con delusione comprensibile) le Fornaci. Progetto tutto al femminile per il rione rosso, che con "Geneticamente Chianti" hanno portato la degustazione del vino in piazza Buondelmonti… .
Fra Canaiolo, Sangiovese, Malvasia e la ricetta del Chianti di Bettino Ricasoli del 1872. Un'elica di Dna (la composizione del vino), tantissimi colori, grappoli costruiti con migliaia di bicchieri di plastica, forme con l'uso di molti sugheri. Queste le caratteristiche principali del carro.
Le foto della sfilata delle Fornaci
di Matteo Pucci
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