IMPRUNETA – E' stata una cerimonia come lui ha voluto che fosse: laica, composta, partecipata. E che ha toccato alcuni dei luoghi a lui cari del paese di Impruneta.
L'ultimo viaggio di Mario Gasparri, scomparso a 93 anni (clicca qui per leggere l'articolo) e imprunetino… come pochi, è iniziato alle 15 del pomeriggio di venerdì 16 maggio dalla cappellina dell'Opera Pia Vanni.
Lentamente il carro funebre è sceso verso piazza Buondelmonti, per sostare come da richiesta di Mario davanti al Pozzo. Vero e proprio simbolo di Impruneta.
Ma anche a pochi metri da quella biblioteca comunale frequentata da sempre da quest'uomo speciale, con interessi e curiosità davvero straordinari.
Ansioso di conoscere, di sapere, di informarsi, arrivava in biblioteca sulla sua bicicletta sulla quale, fino a pochi anni fa, saliva e scendeva… di rincorsa.
E a pochi passi dalla sala consiliare dove per anni Mario ha seguito tutti i consigli comunali. Senza aver mai svolto ruoli in politica, seguiva da cittadino l'amministrazione del proprio paese: un interesse alla "cosa pubblica" che oggi in molti sbandierano ma che lui ha messo in pratica con semplicità e naturalezza.
Poi il corteo, con i familiari in testa e tanti imprunetini al seguito (fra cui il sindaco Alessio Calamandrei e gli ex primi cittadini Ida Beneforti, Maria Capezzuoli e Valerio Nardini), si è spostato verso la seconda tappa.
Ovvero la casa del popolo in via della Croce, altro luogo amatissimo da parte del "compagno Gasparri".
Per poi proseguire verso la sua ultima dimora, il cimitero del Picchirillo. Ti sia lieve la terra Mario, come hai meritato nei tuoi splendidi 93 anni di vita.
di Matteo Pucci
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