IMPRUNETA – Ancora questione degrado nel Comune di Impruneta, secondo la Lega Nord, stavolta i riflettori sono puntati verso l'ex don Gnocchi di Pozzolatico. “Proprio accanto all'uscita di quella che prima era la rinomata scuola Waldorf – spiega Matteo Ottanelli, referente Lega Nord Impruneta – c'è un piccolo edificio, nei pressi della fermata dell'autobus, che versa in condizioni di degrado. All'interno troviamo sacchi di rifiuti, impianti elettrici stracciati, sedie e tavoli rotti. Una scoperta agghiacciante”.
“La nostra caccia al degrado ci restituisce una vita sconfortante – prosegue Lorenzo Somigli, coordinatore Lega Nord Chianti – Ma il degrado non è il solo problema. Quei 12 mila metri quadrati (che fanno parte della proprietà della Regione e comprendono villa Larderel e la struttura dell'ex centro di riabilitazione, ndr) devono essere messi a frutto, non svenduti, valorizzati e non abbandonati. Occorre un progetto di riqualificazione occorre una visione nella quale dev'essere inclusa la comunità di Pozzolatico”.
“Il degrado e l'abbandono odierni che tristemente avanzano – continua Somigli – si intrecciano con i lavori di restauro perennemente fermi, per colpa della burocrazia o della scarsa volontà politica di aiutare gli affittuari. Quale uso migliore dell'ex Don Gnocchi che essere una scuola?".
Dalla Regione spiegano che lo sfratto al villaggio educante che segue i principi pedagogici steineriani è arrivato a luglio come conseguenza del mancato pagamento del canone di affitto da parte della società a cui era stata affidata (per trent'anni) la concessione di tutto l'immobile. Alla società saranno contestati anche alcuni abusi edilizi, interventi non conformi al regolamento urbanistico del Comune di Impruneta.
La Regione ha pubblicato un avviso e chiede a chi fosse interessato a comprare o a gestire l'ex don Gnocchi di farsi avanti (mentre esclude che l'immobile possa diventare luogo per ospitare profughi), mentre i genitori dei ragazzi della Waldorf (che nel frattempo hanno costituito una cooperativa) sono alla ricerca di una nuova sede per la scuola per un centinaio di studenti.
di Redazione
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