IMPRUNETA – Parere unanime di tutto il consiglio comunale di Impruneta alla richiesta di dichiarazione di pubblica utilità avanzata dall’Opera Pia Vanni per il progetto di ristrutturazione dell’area di proprietà sul complesso immobiliare “Ex fattoria Alberti”, in via Paolieri 16/18/20 (nel centro storico di Impruneta), al fine realizzare residenze sociali per anziani comprensive di servizi alla persona.
“Attraverso il miglioramento della percezione architettonica, dell’accessibilità, dei collegamenti e l’inserimento di funzioni attrattive per i futuri ospiti e per tutta la comunità – spiega una nota dell’amministrazione comunale di Impruneta – l’intervento mira alla rigenerazione estetica e funzionale dello spazio, creando una nuova centralità, fulcro di momenti di socializzazione”.
“L’immobile – viene spiegato – ospiterà una struttura abitativa e servizi aperti alla città, diventando attrattiva sia per gli abitanti che per la comunità”.
“La rigenerazione urbana – si sottolinea – favorirà la valorizzazione del patrimonio, innescando processi di attivazione locale che coniugano il recupero del passato con un nuovo stile di abitare contemporaneo.
“Come amministrazione desideriamo rafforzare il ruolo dei servizi sociali territoriali come strumento di resilienza, mirando alla definizione di modelli personalizzati per la cura delle famiglie, delle persone di minore età, degli adolescenti e degli anziani, così come delle persone con disabilità”.
A dirlo sono il sindaco Riccardo Lazzerini e l’assessora all’edilizia Laura Cioni.
“Ma nello stesso tempo – riprendono – migliorare le azioni di inclusione a favore di persone in condizioni de estrema emarginazione (ad esempio persone senza dimora) e di deprivazione abitativa attraverso una più ampia offerta di strutture e servizi anche temporanei”.
Il progetto
Il progetto di ristrutturazione dell’area di proprietà sul complesso immobiliare “Ex fattoria Alberti”, prevede la realizzazione di nuove residenze sociali definite Senior Housing.
Un modello abitativo in costante crescita che si sta diffondendo nel nord e centro Italia per andare incontro a nuove esigenze relazionali ed economiche e per poter permettere una vita autonoma più a lungo.
L’obiettivo primario di questo modello è quello di proporre una coabitazione che offra una qualità di vita dignitosa, caratterizzata da un elevato livello di autonomia e con incluso un primo livello di protezione e cura.
Non può quindi essere definita Rsa.
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