IMPRUNETA – Quando si legge “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista” non si può che non pensare a uomini come Mario Mariani.
Dopo una lunga malattia, che lo ha allontanato da casa sua, la fornace, Mario stanotte ci ha lasciati.
Impruneta ha perso un grande artista, uno dei pochissimi che ha contribuito a rendere grande in tutto il mondo il nome la terracotta di Impruneta.
Così grande che i suoi clienti, di ogni città e Paese nel mondo, erano disposti anche ad aspettare anni, non mesi, per avere vasi e orci firmati, rigorosamente a mano, Mario Mariani.
“Pur non sapendo una parola di inglese – ricordano bonariamente gli amici- è riuscito a vendere le sue opere in tutto il mondo. Come diceva lui, che parlava a gesti: l’importante è farsi intendere diceva”.
Da oggi, dalla fornace di Cappello non si alzerà più il fumo, che, non appena veniva avvistato faceva esclamare: “Mario sta facendo fuoco”.
L’ultimo rimasto a utilizzare il forno a legna, che almeno una volta l’anno apriva al pubblico le porte della sua fornace. E non si poteva che essere onorati a essere invitati ad assistere a quello spettacolo.
“Mario, oltre a essere nostro cugino, era senza dubbio un grande artigiano, un maestro. Con lui se ne va un pezzo autentico di storia, di tradizione, di saper fare. Un depositario di un sapere di altri tempi, di indubbie capacità e talento” commenta così la famiglia Mariani.
L’Impruneta perde uno degli artigiani storici della terracotta: addio a Mario Mariani
“Non posso che ringraziarlo per avermi aperto le porte della sua fornace nel lontano 1993″ racconta Massimo Carbone, dell’omonima fornace Carbone Wine Jars, grande allievo per oltre dodici anni di Mario.
“Per lui il lavoro era la vita – ricorda Massimo commosso – Agli occhi di tutti era un burbero, ma posso garantirvi che non lo era. Sono entrato dentro nella sua fornace con i problemi adolescenziali, e lui mi ha sempre aiutato con ottimi consigli di vita”.
“Aveva tantissime sfaccettature caratteriali – riprende – In tanti credevano di conoscerlo, ma in realtà non l’hanno mai conosciuto veramente. Mi dispiace che sia venuto a mancare da solo, ma questa è stata una sua scelta di vita. Per tutta la vita lui ha sempre detto che era nato da solo e sarebbe morto da solo”.
“Dal canto mio – conclude – Non posso che ringraziare Mario per tutto quello che ha fatto per me!”.
“Se ne è andato un altro pezzo di Impruneta – commenta così il sindaco di Impruneta, Riccardo Lazzerini – Il nostro augurio in questo triste giorno è che le nuove generazioni si avvicinino presto al mondo della terracotta, e che non diventi un pezzo da museo”.
“Oggi mi sento triste – riprende – ma anche fiero di aver conosciuto un uomo come Mario”.
Poi svela un aneddoto: “Quella volta che da studente dell’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) gli portai una sorta di scultura in argilla dalle forme quanto mai “astratte” e lui, con la proverbiale disponibilità e senza colpo ferire, accettò suo malgrado di cuocerla al primo forno disponibile e di inserirla tra vasi e orci (i suoi, senz’altro eccezionali) pronti per la cottura…”.
“Quando poi dopo un mese tornai con curiosità a prendere tale manufatto – conclude il sindaco – Mario mi guardò e disse: com’è venuto mi chiedi? È venuto com’era! Questo era Mario, un grande artigiano che faceva rima con artista, impregnato di quell’ironia tipica del fornacino toscano!”.
I funerali di Mario Mariani si terranno domani, martedì 24 ottobre, alle 15.30 nella Basilica di Santa Maria all’Impruneta.
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