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lunedì 10 Febbraio 2025
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    Impruneta, l’annuncio del sindaco Lazzerini: “Abbiamo assunto due nuovi vigili, adesso maggiore controllo”

    Il primo cittadino: "Vedo anche che ci si lamenta per aver preso una multa dopo aver lasciato l'auto, senza averne diritto, negli spazi per invalidi. Serve che tutti capiscano di vivere in una comunità"

    IMPRUNETA – Un annuncio e un appello. Al rispetto delle regole, al vivere in comunità cercando di tutelare soprattutto le categorie più fragili.

    Partiamo dall’annuncio. Il sindaco di Impruneta Riccardo Lazzerini ufficializza l’assunzione di due nuovi agenti per il corpo di polizia municipale.

    “Si tratta – dice il primo cittadino – di un investimento di un certo spessore: adesso sono nove in tutto, compreso il comandante”.

    “E’ un investimento per tutti noi – tiene a specificare – per un maggior controllo del territorio richiesto da tutti i cittadini. Uno sforzo che l’amministrazione comunale ha deciso di mettere in essere nell’ambito dell’ultimo bilancio”.

    “Adesso – sottolinea Lazzerini – c’è un numero di agenti che secondo me non è ancora sufficiente, ma che permette di svolgere il loro lavoro in maniera migliore”.

    Poi, a margine di alcune proteste apparse sui social, Lazzerini lancia anche un appello: “Vedo che ci si lamenta pubblicamente perché si prende una multa per aver parcheggiato in uno spazio destinato agli invalidi”.

    “Un atteggiamento – prosegue – che rappresenta in modo inequivocabile la deriva personalistica che di questi tempi è stata assunta come cosa normale, quando normale non lo è”.

    “Invece – aggiunge – capisco e mi immedesimo perfettamente in coloro che protestano per il contrario. Ovvero in chi, pur avendone diritto, trova gli spazi riservati ai disabili occupati da chi non ne ha”.

    “Il controllo del territorio – puntualizza – è una cosa che viene richiesta costantemente, tutti i giorni, al sindaco. Oggi che iniziamo ad avere una dotazione che ci permette di implementare questa attività, dobbiamo essere tutti contenti, ma anche remare tutti dalla stessa parte”.

    “Non è un discorso di fazioni politiche – conclude – ma di regole da osservare, di vivere in una comunità, di spazi da tutelare. In particolare quelli relativi alle categorie più deboli”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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