IMPRUNETA – E’ un finale di legislatura a dir poco turbolento quello della giunta comunale di Impruneta.
L’abbandono del Partito democratico da parte del vicesindaco Matteo Aramini e dell’assessore Sabrina Merenda, a mesi dal voto (si dovrebbe andare alle urne l’ultima domenica di maggio) ha contribuito ad arroventare il clima.
Reso ancora più torrido dalla decisione, da parte dello stesso Aramini, di correre come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative.
In opposizione al candidato di centrosinistra (Pd, Il Coraggio di Cambiare, …) che ormai pare individuato, senza la necessità di primarie, nella figura di Riccardo Lazzerini.
A gestire questa polveriera il sindaco, Alessio Calamandrei, che giunge a questo epilogo dopo due legislature a dir poco complesse.
In cui, è un dato di fatto incontrovertibile, spicca il fallimento del progetto scuole.
Due legislature faticose, raggiunte entrambe con candidatura arrivata dopo primarie al veleno: le prime con avversario Marco Pistolesi, le seconde proprio con Aramini.
E chi conosce bene Calamandrei parla di un primo cittadino che, a fronte delle loro decisioni, si sarebbe aspettato anche un passo indietro da parte di Aramini e Merenda.
Passo che, al momento, non è avvenuto, con entrambi ben presenti in giunta.
Ma non si possono escludere, da qui alle prossime settimane, novità in questo senso. Anche con un sindaco che, questo passo indietro, lo chiede esplicitamente. O lo impone.
Con tutte le conseguenze del caso, poi, negli equilibri di maggioranza in consiglio comunale.
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