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venerdì 9 Giugno 2023
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    Impruneta verso il voto, Gabriele Franchi: “Ecco perché ho deciso di contribuire a Voltiamo Pagina”

    Candidato vicesindaco in "ticket" con il candidato sindaco Matteo Zoppini, il consigliere comunale uscente di Cittadini Per Impruneta spiega i motivi della sua scelta

    IMPRUNETA – Una lunga riflessione. Nella quale spiega i motivi che l’hanno convinto a sposare il progetto di Voltiamo Pagina.

    La lista civica che a Impruneta riunisce tutti i consiglieri di opposizione uscenti: da Fratelli d’Italia fino a Cittadini Per Impruneta. Da destra a sinistra insomma.

    Compreso Gabriele Franchi, consigliere comunale uscente di Cittadini Per, candidato vicesindaco in pectore in “ticket” con il candidato sindaco, Matteo Zoppini, alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio prossimi.

    “Ho deciso di contribuire alla nascita della lista Voltiamo Pagina – inizia la sua riflessione pubblica Franchi – perché credo fortemente che Impruneta abbia bisogno di una svolta radicale nella sua classe dirigente e nelle dinamiche amministrative. Prima di essere una persona che “fa politica”, sono un cittadino. E sono un cittadino arrabbiato, stanco di vedere il mio paese in queste tremende condizioni.

    “Sin da quando a 16 anni facevo le foto alle situazioni di degrado che mi colpivano – riprende – mi sono sempre chiesto come fosse possibile che tra noi e altri comuni della zona esistesse una tale differenza. Poi sono arrivati dieci anni di Alessio Calamandrei, e siamo riusciti a sprofondare ancora più in basso, sotto tutti i punti di vista. Con la responsabilità di certo non solo sua, ma di tutti coloro che con lui hanno governato, molti dei quali adesso si presentano come un’alternativa credibile e nuova”.

    “Capisco – ammette – lo stupore per una lista che unisce provenienze politiche così diverse. Comprendo coloro che fanno fatica ad accettarlo, coloro che condividono certi ideali della sinistra che anche io rivendico con orgoglio, e che dunque non accettano che l’ideologia sia messa in secondo piano. Sono pronto a ricevere e a confrontarmi su ogni tipo di critica. Destra e sinistra esistono, e hanno delle differenze importanti: sempre ne sarò persuaso.
    Ma ad Impruneta esiste anche altro”.

    “Da noi – puntualizza Franchi – la differenza fondamentale a mio avviso è tra chi ha chiuso due scuole promettendone nuove irrealizzabili e chi vuole ristrutturare quelle che abbiamo; tra chi vuole segare il pozzo come Abu Simbel e chi dice di ripartire dai marciapiedi, dalle piazze e dai cimiteri; tra chi vuole costruire su colline franose o dietro una scuola e chi vuole invece preservare il territorio”.

    “La differenza – aggiunge – in sintesi, è tra chi governa e ha governato – male – per decenni e chi invece non ha responsabilità nei fallimenti degli ultimi anni. Per affrontare i principali problemi imprunetini non servono le ideologie, ma concretezza, serietà, capacità determinazione e sentimento per Impruneta”.

    “Di ciò ne sono sempre stato convinto – rivendica – e proprio per questo ho sempre pensato che un’unione di coloro che avevano la stessa visione sulle tematiche locali fosse la soluzione migliore possibile. Facendo fare un passo indietro ai partiti e mettendo davanti le persone e il civismo. Lo pensavo dieci anni fa e lo penso adesso. Dopo cinque anni di lavoro comune, di impegno su tanti fronti, di stima e fiducia reciproche, si sono create le condizioni per realizzare questo progetto politico”.

    “Il nostro slogan – ricorda – è “Diamoci una possibilità”. Una possibilità per il territorio, per il Comune, per i cittadini, ma anche una possibilità per noi stessi che ci mettiamo in gioco. Non possiamo promettere di riuscirci, non abbiamo nè la bacchetta magica nè superpoteri. Non possiamo tantomeno promettere di cambiare tutto e subito, anzi. Però possiamo promettere di provarci. Provare ad ascoltare le persone, a creare un nuovo senso di comunità, provare a risolvere i piccoli grandi problemi a causa dei quali questo paese vive da troppo tempo nell’emergenza e nel degrado”.

    “Mi sono messo a disposizione per candidarmi a vicesindaco con grande umiltà e anche un po’ di timore – riprende – perché so che questo ruolo porta con sé responsabilità ed oneri. Se cercavo una poltrona avrei potuto ottenerla cinque anni fa saltando il fosso con il Coraggio di Cambiare, o avrei accettato nei mesi scorsi offerte politiche di accordi con chi ha sempre governato, e quindi di solito le elezioni le vince, non le perde”.

    “Voglio dare una possibilità a me stesso – conclude – mantenendo intatte le mie idee, dopo anni in cui ho battagliato e fatto il mio mestiere di consigliere di opposizione. Me la voglio dare in un progetto di persone che stimo e che condividono con me la speranza di un Comune diverso. Me la voglio dare, infine ma in realtà alla base di tutto, perché voglio bene a Impruneta, paese in cui sono nato, in cui vive da sempre la mia famiglia e alla cui identità mi sento legato a doppio filo: mi piacerebbe contribuire a smuovere qualcosa, in questo piccolo ma bellissimo pezzo di terra”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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