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venerdì 13 Giugno 2025
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    La malattia parodontale: lo studio dentistico Andrea Viaggi ci spiega le cause, i rischi, e come si cura

    Ancora oggi colpisce il 60% circa degli italiani, con forme più aggressive che colpiscono la popolazione più giovane con un andamento più rapido. La cura si chiama... prevenzione

    La Malattia Parodontale (in passato detta Piorrea) è una malattia che ancora oggi colpisce il 60% circa degli italiani.

    La forma più comune è rappresentata dalla Parodontite Cronica dell’adulto che colpisce generalmente tra i 40 ed i 60 anni.

    Vi sono però delle forme più aggressive che colpiscono fasce di popolazione più giovane con un andamento più rapido.

    Ti sei mai accorto di avere sanguinamento alle gengive o di soffrire di alitosi?

    Hai provato tanti collutori o dentifrici senza risultato o con benefici temporanei.

    Questi sono purtroppo i primi segni di una malattia che può portare nello stadio più avanzato alla perdita dei denti.

    Adesso però voglio subito tranquillizzarti: la malattia parodontale si può curare!

    Come? La sua cura si chiama PREVENZIONE.

    Te lo dice uno che se ne occupa da quasi 25 anni. Unendo questa esperienza con moderni protocolli e tecnologie nel mio studio siamo in prima linea nella lotta contro questa malattia.

    Ma come si sviluppa e progredisce questa malattia?

    Innanzitutto si tratta di una malattia a carico dei tessuti di supporto del dente che sono la gengiva, il parodonto ( i tessuti che tengono ancorato il dente nell’alveolo) e l’osso alveolare ( dove si impianta il dente), i quali possono essere aggrediti dalla reazione infiammatoria causata da accumuli di placca e tartaro.

    La causa principale è da ricercarsi quindi nella mancata rimozione quotidiana di depositi di placca batterica.

    A questo possono aggiungersi altre cause che concorrono ad aggravare la malattia tra le quali le più frequenti sono:

    • Abitudini nocive, primo fra tutti il fumo di sigaretta
    • Lo stress
    • Malattie sistemiche (ad esempio diabete o altre patologie del sistema immunitario)

    I sintomi sono sanguinamento gengivale, alitosi, accumulo di placca sui denti e cambiamento del colore delle gengive. Questa fase è comunemente chiamata gengivite e può essere completamente reversibile senza residuare danni permanenti.

    Se NON si interviene rimuovendo le cause che danno luogo all’infiammazione il sanguinamento può peggiorare, così come l’alitosi, possono scoprirsi le radici dei denti dando quell’aspetto allungato dei denti stessi, che possono iniziare a muoversi perché l’osso di sostegno si riassorbe.

    Si possono creare delle “tasche parodontali” (delle nicchie di accumulo batterico tra gengiva e radice dentale) che peggiorano ancora di più la progressione della malattia.

    Le forme più comuni di malattia parodontale abbiamo detto hanno un andamento generalmente cronico ma possono esserci momenti di riacutizzazione molto forti che possono colpire uno o più denti, con dolore forte e formazione di ascessi purulenti.

    Cura

    La principale terapia per la cura della parodontite è l’igiene orale, sia essa professionale ma anche domiciliare.

    E’ fondamentale correggere fin da subito abitudini sbagliate così come sottoporsi a regolari visite di controllo e sedute di igiene professionale.

    In seguito ad una approfondita diagnosi è possibile stabilire la gravità della malattia proponendo poi dei protocolli personalizzati che si adattano alle esigenze del singolo paziente.

    Tieni quindi bene a mente che la parodontite non è incurabile, non condanna i denti necessariamente all’estrazione, e che una parte fondamentale della sua terapia dipende dal tuo comportamento.

    Se hai delle domande o delle curiosità da porci riguardo alla malattia parodontale puoi metterti in contatto con noi utilizzando il canale che preferisci tra quelli a disposizione.

    Sarà l’occasione per toglierti i dubbi che ancora non hanno avuto risposta.


    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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