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domenica 8 Settembre 2024
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    Il candidato sindaco de Il Coraggio di Cambiare replica e indica i temi chiave del suo progetto

    Ha letto con attenzione le parole di Joele Risaliti rilasciate al Gazzettino del Chianti, in particolare quelle che lo riguardano da vicino (clicca qui per leggere l'intervista integrale), e ha deciso di replicare subito, senza esitazioni.

     

    Perché a Riccardo Lazzerini, candidato sindaco per la lista Il Coraggio di Cambiare, passare per "il vecchio che avanza" proprio non va giù. E quindi prima dedica una stoccata a Risaliti, poi entra nel dettaglio del suo programma elettorale.

     

    "In merito ai miei incarichi amministrativi – tiene a precisare Lazzerini – ho fatto cinque anni l'assessore, sono stato giudicato positivamente visto che sono andato in Provincia. Sono 10 anni che non faccio parte della maggioranza di questo paese, che critico sulla base di ragionamenti oggettivi. E una delle miei controparti negli ultimi 5 anni in consiglio comunale è stato proprio Alessio Calamandrei, presidente della Commissione Urbanistica".

     

    "Persona seria – tiene a precisare Lazzerini – che però non ha mai messo minimamente in discussione tutta la linea portata avanti dalla maggioranza. Compresa la vendita dei verdi pubblici, incarichi dirigenaziali, il Ruc, …  Sono sorpreso, e anche piuttosto positivamente, del fatto che ora ritenga di dover cambiare strada rispetto a quella che ha seguito fino ad ora. Se però poi penso che una delle sue più convinte sostenitrici è Maria Capezzuoli, sindaco di Impruneta prima di Ida Beneforti per due mandati, mi viene da sorridere quando leggo che noi non rappresentiamo il cambiamento…"

     

    "Ma parliamo di cose concrete per il paese – prosegue – La prima cosa che va fatta è risistemare i tetti delle scuole di impruneta, via Roma, Alice Sturiale e mi dicono anche la Ferdinando Paolieri. La prima cosa che farei da sindaco sarebbe infatti quella di sistemare e dare soluzione immediata ai problemi che gravano letteralmente sulla testa dei nostri bambini".

     

    "Il giorno dopo – continua – va riorganizzata la macchina amministrativa, riqualificando il personale interno, liberando risorse ingenti che sono state buttate dalla finestra in questi anni. Se dovesse verificarsi l'esigenza di una figura dirigenziale indispensabile, dopo aver fatto una valutazione con i lavoratori del Comune, cercherei gestioni associate. Di figure dirigenziali e non solo. Verso quali Comuni guardo? Da Greve a Bagno a Ripoli fino a San Casciano: non escludo nessuno".

     

    "Poi – rilancia ancora – va fatto un disegno complessivo delle funzioni necessarie in questo comune, passando da possibili pedonalizzazioni dei centri storici (compresa piazza Buondelmonti, tutti hanno paura a dirlo, io vorrei farlo!) a spazi vivibili per i nostri bambini. Attrezzare e curare gli spazi verdi, con le associazioni e le risorse che riusciremo a liberare. E qui il pensiero va al fatto che le nostre famiglie che vivono in un territorio bellissimo portano i bimbi a giocare al Galluzzo. Dobbiamo ricreare un habitat attrattivo per chi ci vive e per chi vive intorno a noi. I verdi pubblici non si vendono ma si riqualificano".

     

    Capitolo piazza Buondelmonti: "Una delle più belle piazze della provincia di Firenze: serve il coraggio per fare certe scelte, va fatto il secondo lotto della circonvallazione per poi chiudere la piazza".

     

    Rifiuti, la "pietra della scandalo" che ha fatto saltare la possibile coalizione di centrosinistra: "Raccolta differenziata con tariffazione puntuale, che porterebbe uno sgravio sul costo dei rifiuti per le famiglie e gli esercizi commerciali, che pagano troppo. La partita ecologica è una esigenza anche economica: vedi pannelli solari sugli edifici pubblici".

     

    Si parla anche di partecipazione: "E' una cosa seria, o la si fa con gli strumenti regionali o facendo consigli tematici nelle frazioni. Non basta aprire una porta e guardare chi entra per fare partecipazione. Ci sono strumenti e professionisti messi a disposizione da bandi regionali: io mi prendo l'impegno di portare i consigli nelle frazioni".

     

    In chiusura si ritorna a parlare dell'intervista di Risaliti: "Che ci voglia una discontinuità politica rispetto al passato è palese: ma la discontinuità non passa attraverso la parola rinnovamento ma dal cambiamento amministrativo. Ho il massimo rispetto del Pd come interlocutore politico, l'ho avuta anche nella fase in cui mi hanno escluso dalla primarie di coalizione. Evidentemente anche Joele Risaliti era per una preclusione, mi spiace pensavo che fosse un interlocutore".

     

    "Nelle sue parole – conclude – vedo una palese investitura che ci viene data come avversari credibili, temibili e forse vincenti, per amministrare questo territorio. Non abbiamo nessuna bandiera che ci porterà voti ma saranno proprio le persone che stanno creando e creeranno consenso. Ogni voto sarà conquistato davvero sul campo, non ci verrà regalato niente".
     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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