BOTTAI (IMPRUNETA) – Continua il pressing "asfissiante" della Lega Nord Chianti nei confronti dell'amministrazione comunale di Impruneta. Stavolta il "campo di gioco" è la frazione dei Bottai.
"Il non finito – afferma Lorenzo Somigli coordinatore Lega Nord Chianti – E non stiamo parlando delle opere del maestro Michelangelo ma del più prosaico quanto scadente parcheggio catapultato nella frazione di Bottai. E il non finito in questo caso diviene bruttura".
"A giudicare poi dalle scelte estetiche degli amministratori – ironizza Somigli – costoro devono essere cultori della fantascienza o dell'horror: dal Palazzo di Giustizia di Firenze, Gotham City, alla stazione spaziale in piazza a Tavarnuzze (manca il cosmonauta) fino al parcheggio di Bottai. De gustibus…".
"Un parcheggio che annaspa dal 2008 – ricordano quelli della Lega Nord – e che, dopo fallimenti svariate battute d'arresto e processi per abuso edilizio (e il sindaco Alessio Calamandrei non dia la colpa delle lungaggini ai pm, non è nel suo copione), non è stato ancora completato. Quella che avrebbero dovuto essere una delle opere di ricaduta connesse all'ampliamento della A1 giace immobile ma neanche troppo viste le copiose siringhe al suo interno".
"Se la parte peggiore fosse il cantiere fermo – prosegue Somigli – forse potremmo ritenerci non troppo delusi rassegnandoci ai tempi biblici che accompagnano qualsiasi opera in Italia. Non si può negare che l'opera avrebbe avuto una certa bontà se fosse stata realizzata con cognizione con rispetto con raziocinio: così non è stato. Il risultato di otto anni di attesa è una vista surreale, deprimente, alienante. Un vero colpo al cuore. Un incubo di cemento color giallo paglierino divenuto tristemente realtà che passo dopo passo ha consumato il verde che vi era prima. Siamo sicuri di non essere i soli a provare una sensazione di straniamento alla vista di un tale abominio".
"Tale abominio – rincara – non sorge nel deserto bensì tra verdi colline. Sapere che proprio quell'area lungo la Cassia, un tempo attorniata di verde, vicino alla Certosa rientra in quelle sottoposte a vincolo urbanistico e che dunque a maggior ragione avrebbe dovuto essere tutelata ci fa gridare allo scandalo. Non esiste una normativa che tutela il paesaggio? La Soprintendenza dov'era? Il paesaggio è una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni, e quella in questione aveva tutti i requisiti".
"Quella vista – dice ancora – è stata soppiantata da quella non altrettanto bella del cemento sgraziato. Ecco un esempio di come rovinare un paesaggio e un'intera frazione. Sono state sacrificate le aree verdi, è stata tenuta ingessata una frazione, leso il paesaggio, penalizzate le attività e questo è il risultato? Duole constatare che le frazioni siano sempre disprezzate poiché ritenute a torto secondarie rispetto a chissà quale centro, dimenticate quando invece meriterebbero di meglio. Un cantiere dell'orrore a Bottai, un cantiere fantasma a Pozzolatico entrambi frutto dei lavori della A1".
"Per noi invece – conclude Somigli – le frazioni e i bisogni dei cittadini che le abitano sono al primo posto e lotteremo per ridar loro dignità, per restituire loro la bellezza del paesaggio che è un loro patrimonio, frutto di quelle specificità che unite compongono un mosaico ineguagliabile. Bottai non è da meno. Per cominciare ci serve la nostra beneamata ruspa da usare contro quell'orribile muro. Sbricioliamo quella lastra e riprendiamoci la bellezza".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA