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giovedì 25 Aprile 2024
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    Per “I Lunedì con l’assessore” questa settimana tocca al giovane vicesindaco

    IMPRUNETA – Ha deciso di non correre alle primarie per la candidatura a sindaco, ritirandosi e andando a sostenere Alessio Calamandrei: la cui vittoria alle primarie e poi alle elezioni amministrative, lo ha catapultato sulla poltrona di vice a soli 24 anni.

     

    Per "I Lunedì con l'assessore" questa settimana Il Gazzettino del Chianti incontra Joele Risaliti: vicesindaco con deleghe alle politiche per lo sviluppo e alla promozione territoriale.

     

    Risaliti, a oltre un mese e mezzo dalle elezioni quale il suo primo bilancio?

    "Non credo si possa fare a così poca distanza dal voto, molte sono responsabilità che il sindaco ha deciso di attribuirmi e sto lavorando incontrando cittadini, associazioni e aziende per costruire quel legame di comunità che era pilastro fondamentale del nostro programma elettorale".

     

    Come si è trovato nel nuovo ruolo istituzionale? Pro e contro? Adesso che ha toccato con mano amministrativamente il lavoro della giunta precedente, che lei non ha mancato di criticare, quale idea s'è fatto di chi l'ha preceduta?

    "Essere assessore e soprattutto vicesindaco a 24 anni è prima di tutto un onore ed anche un enorme onere che ho accettato nel momento in cui ho deciso di sostenere Calamandrei. Sicuramente una giunta ed un consiglio quasi del tutto rinnovati hanno problemi di prassi istituzionale, ma senza dubbio Impruneta aveva bisogno di un cambio generazionale. Adesso tocca a noi dimostrare che non siamo un rinnovamento solo nelle persone, ma che saremo in grado di costruire condizioni e opportunità per il nostro territorio commisurate alle sfide che attendono la nostra comunità nel futuro. La giunta precedente ha completato il suo mandato lo scorso maggio. Adesso si è aperta una nuova fase politica, chi mi ha preceduto ha fatto scelte che riteneva giuste, come di norma, ad un cambio di amministrazione segue un cambio di gestione politica del Comune. Questo non significa che rimetteremo in discussione alcuni interventi strategici per Impruneta".

     

    Il  Coraggio di Cambiare lamenta la mancanza di attenzione al loro risultato elettorale nella scelta del presidente del consiglio comunale: lei come valuta il risultato della lista di Lazzerini? Ritiene possibile in un prossimo futuro un ricongiungimento fra il Pd e l'altra sinistra imprunetina?

    "Se dovrà esserci un percorso di riavvicinamento sarà il Partito democratico, dopo il congresso nazionale e locale, a darci l'input iniziale. In questa fase mi sembra si stia cercando di lavorare con la massima condivisione delle scelta non solo all'interno del gruppo consiliare del Pd ma anche con le forze di opposizione (ad esempio la questione piazza di Tavarnuzze). Sinceramente la questione della presidenza del Consiglio non mi appassiona molto, ci sono temi all'ordine del giorno molto più importanti. Anche se posso capire l'esigenza politica non ritengo sia così importante hai fine della vita concreta dei nostri concittadini".

     

    Le sue deleghe sono vaste: politiche per lo sviluppo e la promozione territoriale. Ci tratteggia un po' di priorità sulla promozione del territorio?

    "Come avevamo già scritto nel programma elettorale non può esistere sviluppo senza una comunità forte. Negli ultimi anni sono stati avviati molti processi che ancora devono trovare un esito, come la Fornace Agresti alla quale stiamo lavorando, i Loggiati del Pellegrino, la piazza Buondelmonti e molto altro. Stiamo cercando di portare avanti la ristrutturazione della Pro Loco nella quale devono essere rappresentate le categorie che ogni giorno lavorano sul territorio di Impruneta. Stiamo pensando ad un evento che sia riferito al nostro prodotto locale per eccellenza, il cotto, ad altre iniziative che siano di promozione per il vino e l'olio".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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