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venerdì 26 Aprile 2024
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    “Mercati e piazze: le affermazioni di Viti e Maurri sono prive di verità, fuorvianti e lesive”

    Si infiamma la battaglia politica sul Piano del Commercio: durissimo documento di Impruneta Comune Aperto in risposta ai due consiglieri di opposizione

    IMPRUNETA – “Sconcertati per quanto viene riportato nei volantini che stanno circolando sia ad Impruneta, sia a Tavarnuzze sul tema “Piano del Commercio su aree pubbliche”, ad opera dei consiglieri comunali Roberto Viti e Flavia Maurri. Le affermazioni riportate risultano fuorvianti, prive di verità e lesive”.

    Inizia così, con una durezza evidente, il lungo documento della maggioranza di Impruneta Comune Aperto, che risponde punto per punto alle dichiarazioni dei due consiglieri comunali di opposizione.

    “Al Piano suddetto – dicono dal gruppo di maggioranza – hanno lavorato, con impegno, professionalità e competenza professionisti privati e dipendenti comunali. A loro va la nostra massima fiducia ed i nostri più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto. Ringraziamenti rivolti anche all’assessore Matteo Aramini, al presidente del consiglio comunale Paolo
    Magnelli, ai membri della giunta, ai consiglieri comunali di maggioranza ed al sindaco Alessio Calamandrei“.

    “Il Piano del Commercio – rivendicano – non è stato soltanto condiviso con le associazioni di categoria e con i membri della Commissione Consiliare congiunta, nella quale vi sono tutte le rappresentanze politiche, ma ha anche previsto, prima di essere posto in votazione nella seduta del consiglio comunale del 28 dicembre 2021, un periodo specifico durante il quale ognuno poteva fornire contributi, valutazioni o proposte (a titolo informativo Viti e Maurri non hanno protocollato niente e di conseguenza non proposto niente)”.

    “Un percorso – ricordano – che è durato diversi mesi (15 circa) al fine di avere una piena e consapevole conoscenza dell’atto votato. Considerato che agli incontri istituzionali (Commissione Consiliare congiunta 1-2) era presente il consigliere Roberto Viti, ci rincresce leggere nei volantini notizie così lontane dalla verità. Citazioni poi sottoscritte anche dalla consigliera comunale Flavia Maurri. Ne citiamo soltanto alcune, contenute nei due volantini, riportando poi invece l’esattezza dei fatti e/o argomenti”.

    Prima citazione delle parole di Viti e Maurri: “I banchi dei fruttivendoli sono stati tolti dalla strada davanti al Pozzo ad Impruneta e questa riaperta grazie alle petizioni”.

    Roberto Viti e Flavia Maurri davanti al Pozzo, in piazza Buondelmonti

    “I banchi – replica Impruneta Comune Aperto – erano stati posizionati lungo la strada con un’ordinanza sindacale a seguito di numerosi decreti e note ministeriali nelle quali si indicava la necessità di aumentare i distanziamenti tra banco e banco. L’ordinanza in quanto scaduta a fine dicembre e non avendo ad oggi ulteriori obblighi per riconfermarla, si è deciso di riposizionare tutti i concessionari all’interno dell’area a parcheggio, in attesa dell’effettiva riassegnazione e delle nuove banditure per il nuovo Piano del Commercio. Per quanto si ritenga importante il parere dei cittadini e delle attività, non è stata questa la
    motivazione della riapertura della strada, né tantomeno l’azione di ostruzione, oltretutto
    “diffamatoria”, dei due consiglieri”.

    Seconda citazione: “… Non si potrà procedere alla riassegnazione dei posti se non sarà prima approvato il nuovo regolamento…”.

    “Niente di più falso – esclamano da Impruneta Comune Aperto – Non si può procedere alla riassegnazione dei posti perché attualmente siamo in una fase di congelamento delle concessioni come indicato nel Decreto Sostegni. Che prevede che, dalla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica, la validità delle concessioni di
    posteggio sia prorogata di ulteriori 90 giorni. Il regolamento che menzionano i due consiglieri è un atto a sé come tutti i regolamenti comunali”.

    “Nella procedura portata in consiglio comunale – evidenziano – si è addirittura deliberato che qualora questo, essendo stato composto prima (2016) della redazione del nuovo Codice del Commercio Regionale (2018), non fosse in contrasto con la norma appena citata, sarebbe stato automaticamente riconfermato. Non è quindi detto che debba ripassare all’attenzione del consiglio o magari potrebbe passarvi per modifiche di articoli specifici non legati alle concessioni in oggetto”.

    Terza citazione delle dichiarazioni di Viti e Maurri: “A causa del Regolamento da riportare in Consiglio Comunale la tavola grafica di Impruneta non aveva la distinzione tra alimentari ed extra alimentari…”.

    “Si procede – denuncia Impruneta Comune Aperto – con le falsità. Prima di tutto il consiglio comunale, come indicato nel Codice del Commercio Regionale, si esprime sulla ricognizione dei posteggi e l’individuazione delle nuove aree e non sulle tipologie. Nella scheda di Impruneta sono comunque presenti, in modo ben chiaro, le specifiche sui posteggi stessi. Sulle schede invece di Tavarnuzze e della Fiera di San Luca (are menzionate nei volantini), in quanto necessaria l’individuazione di specifiche aree destinate agli alimentari e ai produttori agricoli, la tipologia era stata indicata già e e anche sulla cartografia fornita. Non sussistono o esistono altri motivi!”.

    “Viti e Maurri – si legge ancora nel lungo documento di Impruneta Comune Aperto – sostengono poi che non è stato posto all’attenzione del consiglio comunale il Piano della Sicurezza e che questo non è accaduto proprio per la mancanza del Regolamento sopra citato. Ancora falsità, in questo caso doppia!”.

    “Prima di tutto – sostengono dalla maggioranza – il Piano della Sicurezza è un atto tecnico, redatto infatti dallo studio professionale incaricato, che non passa da un’approvazione del consiglio comunale. Può, in casi di piani del commercio certi (per certi intendiamo sicuri di non subire modifiche dal consiglio comunale stesso) essere anche allegato per pura conoscenza, ma dove invece, come nel nostro caso, l’assessore ha sempre dimostrato massima disponibilità nell’ascoltare le varie proposte arrivate nei tempi richiesti e apportato modifiche sulle base dei contributi, il Piano della Sicurezza è stato deciso di redigerlo quando le cartografie erano definitive ed approvate”.

    “Ovvio e scontato – puntualizzano – precisare che queste, essendo state redatte dallo stesso studio professionale incaricato per la successiva stesura del Piano della Sicurezza, avevano già superato una valutazione positiva sotto il profilo della sicurezza. Pertanto il Piano della Sicurezza non passa in consiglio, né tantomeno non è passato perché mancante del regolamento sopra citato. Ci dispiace informare Viti e Maurri che nell’attuale veste svolgono il ruolo di politici e non di tecnici e, viste le numerose mancanze o falsità, potremmo dire per fortuna”.

    E’ una lunga e circostanziata replica quella di Impruneta Comune Aperto ai due consiglieri comunali: “Si richiamano poi tre circolari ministeriali sulla sicurezza dicendo che proprie queste fanno sì che il Piano della Sicurezza debba essere allegato alla proposta in consiglio comunale. Sono così tanti gli errori e le false informazioni in questa parte del volantino, tanto da non saper da quale parte iniziare”.

    “Prima di tutto – si argomenta – precisiamo ed informiamo Viti e Maurri che le tre circolari ministeriali si riferiscono a manifestazioni ed eventi pubblici. In buona sostanza a quello che si definisce pubblico spettacolo e non al Piano del Commercio che è tecnicamente cosa diversa e segue, non a caso, una procedura completamente diversa”.

    Inoltre, “ancora una volta e perché sia chiaro, il Piano della Sicurezza non passa in consiglio
    comunale quindi anche qui si mischiano argomenti a proprio piacimento o vantaggio. Si ricorda infine ed ancora una volta la netta distinzione tra il ruolo del politico ed il ruolo del tecnico. E’ stato e sarà compito esclusivamente dello studio professionale seguire tutti gli aspetti delle cartografie e  della sicurezza per le aree mercatali individuate dalla politica”.

    “Ci fermiamo qui – concludono – ma potremmo ancora andare avanti per molto. Ci dispiace molto di questo atteggiamento sia per la profonda disponibilità di condivisione dimostrata in
    questo anno e mezzo di percorso, sia per il numero alto di falsità contenute nelle comunicazioni di Viti e Maurri. Ci chiediamo a beneficio di chi o cosa, anche se qualche risposta, purtroppo amara, ce la possiamo tranquillamente dare. Informare i cittadini è cosa seria e in quanto tale va fatto in modo reale e trasparente e non per benefici propri strumentalizzando tutto a proprio piacimento e vantaggio”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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