IMPRUNETA – Al terzo anno della fioritura, il mercagilioso progetto “Milla narcisi per Impruneta” deve purtroppo registrare continui casi di maleducazione diffusa.
Veri e propri approfittatori della passione e del lavoro altrui. Ladri di fiori e di bellezza, verrebbe da dire.
Nei giorni scorsi un’intera aiuola di narcisi fioriti, collocata nel passaggio pedonale che da via Luca della Robbia conduce a via delle Fornaci, è stata completamente depredata.
Più di un centinaio di bulbi sono stati portati via da un vaso-panchina dove erano stati piantati gli anni scorsi. Per non parlare di via Nenni, dove sono stati raccolti tutti i narcisi da un’aiuola.
“Ovviamente sono deluso di quanto successo – si sfoga Salvo Marziano, promotore dell’iniziativa nata nell’autunno del 2020 – Purtroppo il fenomeno di raccolta dei narcisi in fiore o dei bulbi è stato frequente negli scorsi anni”.
“Il progetto era nato con funzione di educazione civica per i bambini, ma credo ne abbiano piĂą bisogno gli adulti” commenta amareggiato.
“Personalmente – riflette – mi dispiace molto. PerchĂ© il lavoro che è stato fatto in questi anni aveva lo scopo di abbellire il paese; la gente continua a lamentarsi sempre, ma fa davvero poco per mantenere gli sforzi fatti”.
“Per fortuna – continua – è bello vedere che ci siano anche molte persone per bene, che difendono quanto è stato fatto”.
Il riferimento è a chi, vedendo quanto stava succedendo nei giorni scorsi in terza piazza (piazza Bandinelli), si è fermato a richiamare il “ladro” di narcisi, facendole notare che si trattava di un bene pubblico, e come risposta ha ricevuto “Che son tua! Un sono stati piantati per essere raccolti!”.
No, non sono stati piantati per essere raccolti. Sono stati piantati per essere un qualcosa di bello per tutti.
“Il mio augurio – riprende Salvo- è che il nostro lavoro dia i suoi frutti nel lungo periodo. Speriamo inoltre che la nuova amministrazione che verrà , qualsiasi sia il suo colore politico, possa essere più attiva”.
“Quest’anno ci siamo presi un anno di pausa – fa sapere – perchĂ© desideravamo lavorare con le scuole; ma con il cambio di preside la tempistica ci ha impedito di realizzare una nuova piantumazione con gli studenti, in assoluto la cosa che mi ha dato piĂą soddisfazione di questo progetto”.
“Quando succedono queste cose – conclude – mi viene da dire basta. Ma so che ci sono altrettante persone che hanno apprezzato e lo apprezzano: per cui non ci fermeremo”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA