spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Chiusura uffici comunali in via Cavalleggeri, sindaco sotto attacco. Nasce un comitato

    Per dire no alla decisione dell'amministrazione comunale: sabato saranno al mercato per raccogliere firme

    IMPRUNETA – Se il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei pensava di poter vivere serenamente la decisione di chiudere gli uffici comunali di via Cavalleggeri, spostandoli in palazzo comunale con conseguente "slittamento" a Tavarnuzze di alcuni uffici tuttora ospitati dal Comune, si sbagliava di grosso.

     

    Nei giorni scorsi le avvisaglie con un gruppo di cittadini che gli ha scritto una lettera, chiedendogli conto (cifre alla mano) delle sue decisioni. Paventando anche la nascita di un comitato.

     

    Che, pochi giorni dopo, è diventato realtà con la nascita del Comitato di via Cavalleggeri: e già sabato prossimo, in occasione del mercato settimanale, si presenterà pubblicamente agli altri cittadini di Impruneta. Raccogliendone le firme per sostenere la propria causa.

     

    "Abbiamo deciso di promuovere una petizione popolare – dice la portavoce del comitato, Antonella Parlapiano – al fine di richiedere all'amministrazione comunale di mantenere aperti gli uffici di via Cavalleggeri".

     

    "Per questo – annuncia – diversi negozi di Impruneta e Tavarnuzze si sono resi disponibili a raccogliere presso la propria attività le firme dei cittadini che sosterranno la nostra iniziativa.  Potranno sottoscrivere   l'apposito modulo tutti i cittadini del  Comune e stranieri (residenti da almeno un anno), che abbiano compiuto i 16 anni. Si dovrà riportare in stampatello il proprio nome e cognome, l' indirizzo di residenza e la firma.  Questa iniziativa partirà sabato 14 maggio e terminerà sabato 28 maggio".

     

    "Cogliamo l'occasione – rimarca – per fare alcune considerazioni in merito a quanto recentemente dichiarato dal sindaco. Osserviamo che non è stata data neppure una minima risposta riguardo ad una domanda precisa che avevamo rivolto e cioè che cosa se ne farà il Comune di quegli ambienti una volta che avrà chiuso gli uffici? Temiamo che i locali saranno abbandonati".

     

    "Non siamo certamente soddisfatti – riprendono – dalle dichiarazioni del sindaco, secondo il quale oggi non sono più necessari quegli uffici in quanto i dipendenti sono passati da 100 a 80. Ricordiamo al sindaco (che ha votato insieme a tutto il consiglio comunale per l'acquisto della ex sede della Bcc nel 2010) che si è finito di pagare il milione e duecentomila euro con l'ultima rata di 500.000 euro nel giugno del 2013".

     

    "E' cambiato così tanto da allora il numero dei dipendenti da giustificare una operazione così schizofrenica? – domandano dal comitato – Osserviamo infine che non è stato detto niente riguardo alle cifre dei mutui da pagare che avevamo riportato nella nostra istanza. Deduciamo che i dati da noi riportati sono esatti".

     

    "Invitiamo i cittadini – conclude Antonella Parlapiano – a sostenere questa petizione. Anche per evitare di affossare ancora di più una via centrale ed importante come via Cavalleggeri, che una volta era la via più importante di Impruneta, piena di negozi ed attività. E che adesso si presenta semivuota e che rischia di diventare un deserto se verranno chiusi anche gli uffici comunali".

     

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...