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mercoledì 29 Marzo 2023
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    La decisione è presa ma i genitori non mollano: “E’ una scelta insensata”

    IMPRUNETA – Dopo la lettera della scorsa settimana da parte del sindaco Alessio Calamandrei alla preside, riguardo la  decisione definitiva di spostare le scuole medie di Impruneta nel plessi di Tavarnuzze in vista dei lavori alla scuola in via Paolieri (clicca qui per leggere l'articolo), la risposta dei genitori non si fa attendere.

     

    In occasione del consiglio comunale di ieri, martedì 10 giugno,  i genitori sono scesi in piazza, armati di volantini, e non solo. E anche questa volta né la temperatura torrida né le parole del sindaco sono riusciti a scoraggiarli.

     

    Nell’ultimo mese hanno portato avanti una petizione popolare che ad oggi conta più di 900 firme: “Un risultato così dovrà pur significare qualcosa” ci dicono in molti.

     

    “Ci sentiamo presi in giro – proseguono – siamo davvero arrabbiati. E anche se il sindaco non cambierà idea, noi vogliamo manifestare tutto il nostro disappunto e contrarietà verso una scelta così insensata” si sfogano.

     

    La petizione dovrebbe essere protocollata nel fine settimana, e l’obiettivo è arrivare a quota mille. E, perché no, superarla. Sulla scia delle precedenti petizioni, oltre a far leva sui disagi dei bambini,  si sottolinea anche “l’evidente impoverimento del tessuto economico” che deriverebbe dallo spostamento.

     

    “Invitiamo l’amministrazione a rinunciare a qualunque scelta in tal senso” leggiamo, nero su bianco, riferendosi a qualunque tipo di trasloco, anche provvisorio.

     

    E mentre attendono che qualche membro dell’amministrazione esca dal palazzo comunale le firme continuano ad aumentare. In particolar modo attendono l’uscita dell’assessore alle politiche della formazione e al welfare, Francesca Buccioni, alla quale rimproverano l’assenza e il silenzio in questo momento così delicato per la scuola e per i loro figli.

     

    “Io sono vecchio ormai –  si avvicina un signore dai capelli bianchi – e non guido più la macchina. Mi dispiacerebbe se non potessi più andare a prendere i miei nipotini a scuola e portarli a mangiare un gelato o la pizza al forno”.

    di Costanza Masini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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