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giovedì 28 Marzo 2024
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    Quale l’impatto dei risultati delle elezioni politiche sulle amministrative di Impruneta?

    Lettura dei dati nazionali alla luce della corsa a sindaco del 2023. Fra centrosinistra con nomi in bilico, e centrodestra che forse sognava una spallata più robusta

    IMPRUNETA – All’Impruneta l’interesse verso le elezioni politiche di domenica 25 settembre era doppio.

    Da un lato quello generale, nazionale. Dall’altro quello locale: c’era infatti, come si usa dire in questi casi, anche da “contarsi”.

    Perché nel 2023, a primavera, qui si va a votare per le amministrative. Dopo dieci anni di guida da parte di Alessio Calamandrei, il sindaco uscente non si potrà ri-candidare.

    Ed ecco che allora le urne di Camera e Senato (nel grafico in alto riportiamo i risultati alla Camera per il comune di Impruneta) eranno osservate in modo ancor più attento.

    Tanto che lo stesso sindaco Calamandrei, a poche ore dall’ufficializzazione dei risultati, ha espresso pubblicamente un’analisi del voto che intrecciava proprio questi due elementi.

    Il dato nazionale e quello locale, con particolare attenzione agli equilibri in vista delle future amministrative.

    Il voto a Impruneta, il sindaco Alessio Calamandrei: “A livello locale il centrodestra non sfonda”

    Amministrative per le quali, lo ricordiamo sempre, essendo comune sotto 15mila abitanti si vota in turno singolo. Niente ballottaggio quindi, basta prendere un voto in più dell’avversario al primo turno.

    E cosa ci dicono i dati? Che il Pd ha perso terreno rispetto alle politiche del 2018 (quasi il 9%), ma che stavolta aveva come competitor “interno” Azione+Italia Viva.

    E sappiamo quanto, in particolare a Tavarnuzze e Bagnolo, l’influenza renziana sia ancora ben presente.

    La lista Calenda-Renzi supera il 13% (ben oltre il dato nazionale), ma non raggiunge “vette” clamorose (tanto che è battuta anche dal dato di Bagno a Ripoli).

    Il centrosinistra (Pd+Verdi Sinistra+Bonino) nel suo complesso quindi, supera il 42%, mentre Fratelli d’Italia fa un grande risultato anche qui (come ovunque) ma non esorbitante. Tanto che è il dato più basso di zona (ad esclusione di Bagno a Ripoli).

    E questo, se si considera anche il grande impegno già in campo proprio da parte di FdI, che solo nelle ultime settimane ha annunciato l’adesione dell’ex candidato sindaco 2018 del M5S Gerardo Patruno e dell’attuale consigliera comunale Chiara Innocenti, non è un gran segnale in vista delle amministrative.

    Il centrodestra nel suo complessivo, nei numeri della Camera, arriva di poco oltre il 28%.

    Infine, c’è un M5S che si mantiene in linea con i dati di area, appena sotto al 10%.

    E allora, come si riparte da questi dati? Si potrebbe azzardare che, a livello imprunetino, gli equilibri siano più o meno rimasti stabili.

    Che se nel centrosinistra Riccardo Lazzerini, attuale presidente dell’Ente Festa dell’Uva, decidesse di candidarsi (spinto magari dal circolo Pd Impruneta capoluogo e da Il Coraggio di Cambiare) allora si porrebbe una questione non di poco conto.

    Cosa farebbe l’attuale vicesindaco Matteo Aramini? Raccoglierebbe la sfida? Oppure, dopo aver perso le primarie precedenti contro Calamandrei, si potrebbe sfilare? E magari candidarsi con una lista propria, sostenuta da Calenda+Renzi?

    E, sempre rimanendo al centrosinistra, cosa farebbero/faranno due come la consigliera comunale Angela Cappelletti o l’assessore Laura Cioni, che molti “rumors” danno interessante a una possibile candidatura?

    Nel centrodestra, invece, il mancato “sfondamento” a livello locale (o almeno, non oltre un successo importante ma non ecalatante) quali riflessioni porterà?

    Il consigliere comunale Matteo Zoppini è stato molto attivo nei cinque anni di legislatura, sempre presente e sul pezzo.

    Sarà di nuovo lui il candidato sindaco? Oppure i due nuovi ingressi recenti (Patruno e Innocenti) saranno propedeutici anche a indicarne uno come possibile primo cittadino?

    Al momento, come sappiamo, a Impruneta c’è la grande “diarchia autunnale” (Festa dell’Uva più Fiera di San Luca) che “congela” un po’ tutto: sarà dopo la Fiera che si inizierà davvero a fare sul serio.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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