IMPRUNETA – "Italia Nostra il 19 settembre ha presentato il Ricorso Straordinario al Capo dello Stato avverso l'Ordinanza n. 95 del 26/5/2016, con la quale il Comune di Impruneta intende comporre in modo scandaloso l’annosa questione della villa edificata abusivamente nella collina di Mezzomonte".
Lo annuncia il presidente della sezione fiorentina di Italia Nostra, il professor Leonardo Rombai: "Il Comune – prosegue – intende chiuderla multando il privato responsabile con la ridicola somma di 78.711,60 euro, in luogo della demolizione del fabbricato e della rimessa in pristino, o in subordine del sequestro, di un’area di grande pregio panoramico, che è tutelata dai vincoli paesaggistico e idrogeologico ed è dichiarata inedificabile dallo stesso Regolamento Edilizio comunale".
"Vista l’inerzia di tutte le autorità preposte alla salvaguardia del patrimonio e al rispetto della legislazione e della stessa Carta Costituzionale della nazione – prosegue Rombai – Italia Nostra (che fin dai primi anni 2000 si è attivata, anche su istanza di numerosi cittadini di Impruneta, per difendere l’integrità della collina di Mezzomonte e la demanialità della via comunale di Castello dalle mire speculative di un privato) ha ritenuto di doversi rivolgere al Capo dello Stato. Contemporaneamente, ha presentato esposti alla Procura presso il Tribunale di Firenze e presso la Corte dei Conti della Toscana".
"Nel Ricorso al Presidente della Repubblica – spiega Roombai – che ha avuto il sostegno anche finanziario di numerosi imprunetini, l’associazione – richiamandosi alle sentenze lungimiranti del Consiglio di Stato del 28 aprile 2014 n. 2817 e del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana del novembre 2015 e ai numerosi atti dell’amministrazione locale – sottolinea le gravi responsabilità del Comune di Impruneta (con colpe ripartite equamente fra gli organi politici e quelli tecnici) per inspiegabili carenze o assenze di istruttoria e scelte contraddittorie di fronte alle infedeli dichiarazioni del privato".
"Comportamenti gravemente ingiustificati – incalza Rombai – e riprovevoli di totale inazione, che si sono ripetuti per circa quindici anni e che hanno consentito al privato medesimo, tra l’altro gratificato altresì (mediante atto amministrativo illegittimo) della proprietà gratuita dell’ultimo tratto della strada Comunale di castello, di completare impunemente i lavori abusivi senza che siano mai stati adottati i previsti provvedimenti di sospensione del cantiere e di denuncia penale all’autorità giudiziaria".
"Ciò premesso – sottolinea ancora – e dimostrato sulla base degli atti ufficiali, Italia Nostra chiede al Presidente che il fabbricato illegittimamente edificato (una villa indipendente su 4 lati con terreno circostante attrezzato a giardino, con piscina, forno e gazebo esterni e con garage interrato) sopra una collina di grande pregio panoramico, protetta dal vincolo paesaggistico e dal vincolo idrogeologico che la rendono inedificabile, che l'Ordinanza n. 95 del 26/5/2016 del Comune di Impruneta sia considerata del tutto inadeguata e sia quindi annullata".
"E che l’abuso costituito dal fabbricato residenziale e dai manufatti che lo contornano – conclude – come previsto dalle leggi vigenti, possa essere demolito con rimessa dell’area in pristino stato, o in alternativa che tale area possa essere sequestrata dal Comune di Impruneta e adibita a funzioni compatibili di carattere comunitario".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA