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venerdì 19 Aprile 2024
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    Le opposizioni: “Ecco a voi la vera storia delle nuove scuole ai Sassi Neri”

    Durissima replica alle accuse del segretario Pd Bellacci: documento congiunto di CDC, M5S e Obbiettivo Comune

    IMPRUNETA – Come era prevedibile, le dichiarazioni del segretario comunale del Pd Stefano Bellacci sul bilancio comunale e, soprattutto, sulle nuove scuole ai Sassi Neri, comprese le pesanti critiche alle opposizioni, hanno alzato l'ennesimo polverone.

     

    Registrando prima la reazione della lista civica Obbiettivo Comune; poi, la stessa lista civica, ha emesso una nota congiunta insieme agli altri due gruppi di opposizione in consiglio comunale, ovvero Il Coraggio di Cambiare e MoVimento 5 Stelle.

     

    "Riteniamo quanto mai faziose alcune dichiarazioni – esordiscono – tendenti a voler addebitare alle forze di opposizione la volontà di contrastare con ogni mezzo il libro dei sogni, “Progetto Scuola”, edito dall’attuale amministrazione comunale e la cui presentazione è già stata rimandata più volte".

     

    "Sono diverse ed articolate – spiegano – le motivazioni per le quali abbiamo chiesto con una mozione di volere approfondire tutti quegli aspetti che potrebbero impedire al libro di vedere la stampa. In quest’ottica, forse, un approccio diverso e lungimirante alla nostra mozione avrebbe potuto fornire alla maggioranza un alibi utilizzabile qualora i tempi venissero per l’ennesima volta disattesi".

     

    "Le forze di opposizione – precisano – non siedono in consiglio comunale né per fare scommesse sulla pelle dei cittadini, né per augurare il fallimento di scelte politiche. Bensì per fornire il loro contributo. All’inizio del mandato nel 2013 il sindaco (e l’intera amministrazione comunale) ha presentato il suo libro dei sogni, dal titolo "Progetto Scuola", affermando che ristrutturare gli edifici scolastici esistenti era un obbiettivo troppo limitato e che pertanto occorreva puntare alla realizzazione di un nuovo plesso scolastico (materna più primaria) ad Impruneta, sebbene da trenta anni la priorità per il capoluogo fosse la costruzione di una nuova scuola media".

     

    Ricostruiscono la storia: "Insediatosi il sindaco non aveva né soldi, né progetti né un’area destinata a scuola, ma ha ugualmente provveduto a dismettere e chiudere la scuola materna di via Roma (definendola bene non strumentale all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali benché sulla stessa sia ancora in ammortamento un mutuo assunto per il suo acquisto), trasferendo gli alunni nei locali della scuola primaria".

     

    Poi la parte più controversa: "Per realizzare il "Progetto Scuola" è stata affidata alla F.P. spa la progettazione del nuovo plesso scolastico, insieme alla progettazione e realizzazione della nuova scuola materna, a scomputo anticipato degli oneri di urbanizzazione secondaria dovuti per gli interventi edificatori di trasformazione degli attuali stabilimenti industriali di via delle Fornaci e via di Cappello".

     

    "Dopo anni di ritardi sui tempi concordati nella Convenzione Urbanistica del luglio 2014 – proseguono – il sindaco cerca di camuffare le proprie carenze accusando le forze di opposizione di ritardi per il solo fatto che, responsabilmente, quest’ultime hanno evidenziato dubbi di legittimità sull’intera procedura".

     

    "La F.P. spa – sottolineano – consapevole delle necessità è accorsa in aiuto dell’amministrazione comunale, offrendo la sua disponibilità economica ma non procedendo forse, dimenticandosi, insieme alle altre società proprietarie dei terreni e dei capannoni industriali, di versare al Comune le centinaia di migliaia di euro dovuti per mancato pagamento Imu. Naturalmente, a fronte di tale disponibilità, è interessata ad ottenere il via libera al Piano Attuativo, presentato a dicembre 2015, cioè trasformare gli attuali stabilimenti industriali in volumi residenziali per 15.800 metri quadri".

     

    "Conseguentemente – continuano – la medesima società (che ringraziamo pubblicamente per la perspicacia con cui ha intuito le difficolta dell’amministrazione comunale e la disponibilità economica offerta per la realizzazione dell’opera) ha chiesto ed ottenuto il trasferimento della propria attività in una fornace dismessa senza realizzare ciò che è previsto dal Regolamento Urbanistico, ossia i nuovi stabilimenti per 25.400 metri quadri in via Chiantigiana per il Ferrone. Naturalmente la F.P. spa ha anche chiesto che, per effetto del trasferimento dell’attività, sia possibile trasformare i volumi industriali di via delle Fornaci e via di Cappello in volumi residenziali, cosa non possibile senza l’approvazione di apposita variante al Regolamento Urbanistico Comunale".

     

    "In sostanza – concludono- la realizzazione della scuola materna appare la classica “foglia di fico” con la quale si vuole dar seguito alla trasformazione degli attuali volumi produttivi in volumi residenziali, senza ottemperare a realizzare quanto previsto tassativamente dalla scheda di trasformazione che testualmente recita: Nessun intervento di recupero volto al riutilizzo delle attuali e legittime volumetrie sarà autorizzato ove non siano stati realizzati gli stabilimenti produttivi previsti in via Chiantigiana per il Ferrone, destinati ad accogliere le esistenti attività produttive”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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