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giovedì 25 Aprile 2024
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    Commozione al Cimitero Americano per la sepoltura dei resti del Tenente Hintz

    Perse la vita in volo il 21 aprile 1945: nel 2000 l'inizio di una ricerca che ha condotto alla cerimonia del 16 novembre

    FALCIANI (IMPRUNETA) – Le note del Va’ Pensiero di Giuseppe Verdi eseguite dalla band “Quinto Brass Ensemble” hanno dato inizio, sabato 16 novembre, al Cimitero Americano di Firenze American Battle Monuments Commission, sulla via Cassia tra i comuni di Impruneta e San Casciano, alla commovente cerimonia di sepoltura del pilota 1° Tenente Loren E. Hintz, 86 Squadriglia di Caccia, 79 Gruppo Volo, che perse la vita a 27 anni il 21 aprile 1945.

     

    Tutto era stato preparato nel settore G dell’area cimiteriale. Qui, subito dopo la guerra, sotto richiesta della famiglia, parte dei resti del Tenente furono sotterrati accanto ai suoi commilitoni.

     

    Originario dell'Iowa, era uno dei tre fratelli che hanno servito U.S. Army Air Force durante la Seconda Guerra Mondiale.

     

     

    Sessantaquattro le missioni svolte pilotando un P-47 Thunderbolt: l’ultima nel giorno in cui gli alleati entrarono a Bologna. Proprio mentre il suo P-47 as stava volando a un’altitudine di 800 piedi, le mitragliatrici tedesche lo colpirono.

     

    I familiari, nel 2000, ottennero informazioni su una chat di gruppo sui P-47. Questo portò i suoi discendenti a credere che ci sarebbero potuti essere ancora resti ed effetti personali sul luogo dove cadde l’aereo, nella frazione di Bagnarola di Budrio, in Emilia Romagna.

     

    Guidati dal nipote del Ten. Hintz, Hans Wronka, e da chi, all’epoca 12enne, assistette all’abbattimento (Aristide Chiesa) e che ha indicato il punto esatto dove vide precipitare l’aereo, con l’aiuto di archeologi italiani, dell’associazione “Air Club e Fun”, di Tommaso Battini che ha organizzato le ricerche e di Giampiero Fabbri, istruttore di volo che ha mantenuto i contatti con i familiari, partirono gli scavi.

     

    A distanza di tanti anni furono rinvenuti il motore di un P-47, oggetti personali e altri resti del Ten. Hintz. La Defense POW/MIA Accouting Agency ha confermato attraverso il test del DNA che i resti erano effettivamente quelli del 1° Ten. Loren E. Hintz.

     

    Dopo il rinvenimento, alla figlia e al figlio del pilota fu consegnata, dal presidente dell’Anpi di Castel San Pietro, Davide Cerè, la tessera onoraria e il fazzoletto tricolore dell’Anpi.

     

    Arriviamo a sabato 16 novembre, quando al Cimitero Americano di Firenze è arrivata una delegazione di quaranta familiari giunti dagli Stati Uniti. Tra questi la figlia del Tenente, Gretchen Marie Hintz Wronka: quando il padre partì per la guerra aveva solo nove mesi.

     

    Insieme a lei il fratello, Loren Martin Hintz, che non conobbe mai il padre in quanto era ancora nel grembo della madre.

     

     

    ISTITUZIONI – Il console americano con i figli del Tenente Hintz

     

    Presente alla cerimonia anche il console Usa a Firenze Benjamin V. Wohlaurel, che al suo arrivo ha dichiarato: "Sono onorato di essere qui insieme ai parenti del Tenente Hinz perché lui rappresenta non solo migliaia di militari americani qui in questo territorio sacro, ma rappresenta una storia di un individuo che è venuto in Italia facendo un ultimo sacrificio personale per i nostri valori condivisi".

     

    Il primo a prendere la parola davanti al Sacrario è stato il direttore del Cimitero Americano, Angel M. Matos, e in seguito Gretchen Marie Hintz. 

     

    "Nel 1945 – ha detto la figlia del Tenente – nostra madre Gertrude Russel Hintz e i fratelli di nostro padre, George e Robin, decisero di seppellire i pochi resti di nostro padre, ritrovati dopo la guerra, al Florence American Cemetery dell’American Battle Monuments Commission di Firenze. Il caccia P-47 insieme ad altri resti hanno riposato per decenni sotto il suolo del paese di Bagnarola, fino alla nostra missione di recupero nel 2016".

     

    "Oggi – ha proseguito – con l’aiuto d’innumerevoli amici italiani e americani, gli stiamo dando finalmente una degna sepoltura. La nostra famiglia è ormai legata per sempre al nostro caro amico Aristide Chiesa, il cui nonno Raniero rimase tragicamente ucciso mentre cercava di mettere in salvo il proprio bestiame, dopo che l’aereo cadde in fiamme nelle vicinanze della loro cascina".

     

    "Essere qua – sono parole del figlio del Tetente – di fronte al Muro dei Dispersi e guardare le oltre 4.000 lapidi è ridimensionante e mi fa sentire più umile. Oggi la nostra famiglia ci ricorda l’importanza di non dimenticare questi coraggiosi uomini e donne che hanno donato la loro vita, quelli che riposano negli altri Cimiteri Militari nel mondo e quelli i cui resti non sono mai stati recuperati. Una menzione speciale va a coloro che riposano accanto a nostro padre, PFC Fred Edwards, PVT William E. Paskins, SSGT Harris Johson e SGT James Huffman".

     

    Subito dopo sono stati i nipoti a fare un ricordo. Al termine il picchetto d’onore della Base Aerea di Aviano si è portato nel luogo di sepoltura, mentre due soldati hanno accompagnato i resti avvolti nella bandiera americana per deporli davanti alla croce bianca per la sepoltura.

     

    Qui i figli e i familiari, dopo che i resti sono stati interrati, hanno lasciato una manciata di terrafatta arrivare da Anzio (Lazio), luogo dove sbarcarono gli Alleati, e dei petali di rose rosse che tanto amava la moglie del Tenente Loren, Gertrude.

     

    Il silenzio, l’ammaina bandiera da parte del direttore del Cimitero Americano Angel. M. Matos, tante emozioni.

     

    Bandiera ripiegata accuratamente, tutti insieme, e consegnata ai familieri. Per una cerimonia emozionante e commovente.

    di ANTONIO TADDEI

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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