TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Mercoledì 21 dicembre dovrebbe essere un giorno in cui almeno una parte di ingiustizia verrà sanata.
Un giorno in cui Lucia (la figlia, diversamente abile) e Rosetta (la mamma, anziana e malata), fuori dalla loro casa da mesi, per una incredibile occupazione da parte della ex badante, riavranno indietro le loro mura.
Nessunno infatti si è dimenticato la vicenda di questa famiglia di Tavarnuzze, per la quale tanti cittadini sono scesi (letteralmente) in strada. Manifestando tutta la loro rabbia e amarezza per una situazione tanto ingiusta quanto incomprensibile.
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Approfittando di un'assenza per motivi di salute da casa infatti, la ex badante delle due donne aveva preso possesso dell'immobile. Un bambino di pochi mesi aveva poi ulteriormente complicato una situazione arrivata più volte alla soglia irreversibile della rabbia profonda.
Nonostante la pronuncia del giudice, avvenuta il 4 agosto scorso, la casa è ancora occupata. Mercoledì 21 dicembre alle 9.30 arriveranno le forze dell'ordine, l'ufficiale giudiziario, avvocati, medico, il fabbro, per lo sfratto coatto. E probabilmente ci saranno anche molti tavarnuzzini.
Nessuna volontà di "linciaggio", sia chiaro. E si spera che anche chi si recherà sul posto lo faccia con lo spirito di giustizia e di raggiungere un obiettivo di rispetto per due persone. Deboli e fragili.
di Matteo Pucci
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