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venerdì 19 Aprile 2024
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    Uomo tenta suicidio: un imprunetino (insieme al collega di lavoro) gli salva la vita

    Filippo Gabriele e Luca Righeschi lo hanno afferrato mentre stava per gettarsi nel Mugnone, a Firenze: il racconto

    IMPRUNETA – Verrebbe da dire che Filippo Gabriele, imprunetino, 32 anni, è sempre al posto giusto al momento giusto.

    Inoltre, l’attitudine a non voltarsi dall’altra parte, a mettersi in gioco quando le persone sono in pericolo, fa il resto.

    E non è un dettaglio, viste le cronache recenti che ci parlano di persone che hanno visto persone in fiamme e le hanno semplicemente… riprese con il cellulare.

    Nel marzo del 2021 raccontammo di quando salvò una famiglia, in Alto Adige (era lì per lavoro) dalla sua casa devastata da un incendio.

    Trentenne di Impruneta salva quattro persone dalle fiamme: la storia (incredibile) di Filippo

    Stavolta invece, insieme a un collega di lavoro, Luca Righeschi, è stato decisivo nel salvare un uomo. Che ieri pomeriggio si stava per gettare da un ponte per tentare il suicidio.

    “Ieri – ci racconta Filippo – stavamo tornando in auto verso l’azienda dove lavoriamo (ci occupiamo di contenuti multimediali), quando abbiamo visto sul ponte Giorgio Spini, sul Mugnone, un uomo in piedi, senza ombrello. Stava piovendo e aveva qualcosa di strano, guardava di sotto”.

    “La sensazione – prosegue – è stata per entrambi la stessa: ma cosa vuol fare, ci siamo detti, si vuol buttare?”.

    “Così – prosegue il racconto – con l’auto abbiamo fatto il giro dell’isolato. Quando siamo arrivati c’era una ragazza che ci stava parlando, piĂą alcune persone intorno a guardare”.

    “Era in piedi sulla spalletta – sono ancora parole di Filippo – Se faceva un passo cadeva. Abbiamo fermato l’auto e siamo arrivati da dietro”.

    “Insieme – dice Filippo – siamo riusciti a tirarlo giĂą. Era un ultracinquantenne, fiorentino, in stato confusionale, tremava”.

    “Una volta tirato giĂą dalla spalletta – racconta ancora Gabriele – il mio collega ha chiamato i soccorsi, mentro io lo tenevo fermo e lui diceva che voleva buttarsi di sotto. Delirava”.

    “Poi sono arrivati poliziotti, vigili del fuoco e ambulanza – conclude – Lo hanno presso in consegna e noi siamo tornati a lavorare”.

    Così, semplicemente, in un pomeriggio di inizio giugno: quando Filippo e Luca hanno, molto probabilmente, salvato la vita a una persona.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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