spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
domenica 27 Aprile 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “Corte dei Conti su annate 2015 e 2016: sindaco e assessore riferiscano in consiglio”

    Opposizioni compatte: "Evidenziate gravi irregolarità e chiesto correttivi. E già si aumenta la Tari..."

    IMPRUNETA – Opposizioni compatte dopo la notizia della verifica da parte della Corte dei Conti sull'amministrazione comunale di Impruneta: "Chiediamo che il sindaco e l'assessore al bilancio vengano subito a riferire al consiglio comunale" dicono Cittadini Per, Obbiettivo Comune, Centrodestra per Impruneta, M5S.

     

    Ricostruiscono la pronuncia della Corte dei Conti sui rendiconti 2015 e 2016: "La Corte ricorda che con il d.lgs. 126/2014 sono state disposte nuove procedure di “riaccertamento straordinario dei residui”: procedure conseguenti all’avvio del processo di armonizzazione dei sistemi contabili, processo che ha avuto inizio a far data dal 1 gennaio 2015, prendendo a riferimento i residui iscritti in bilancio al 31/12/2014 con conseguente rideterminazione del Risultato di Amministrazione (R.A.)".

     

    Sul rendiconto 2015, "la Corte – proseguono – rileva che, in base all’istruttoria effettuata ed al contradditorio svolto con il Comune, il R.A. per l’anno 2015 presenta un saldo negativo complessivo di 2.410.854 euro. Il Comune, da parte sua, ha accertato un disavanzo di 2.038.844 euro come riaccertamento straordinario (extradeficit) e lo ha finanziato con un piano di rientro in 30 anni da 67.961 euro l’anno. Sulla base di questi dati si ricava un “disavanzo di gestione o di amministrazione” per l’anno 2015 pari a 439.972 euro".

     

    Sul rendiconto 2016, dicono ancora, "la Corte rileva che il R.A. per il 2016 presenta un saldo negativo complessivo di 2.863.057 euro. Essendo l’extradeficit pari a 1.903.141 euro, il disavanzo di gestione per il 2016 risulta pari a 959.916 euro. L’amministrazione comunale aveva provveduto, sia per il 2015 che per il 2016, a finanziare il disavanzo di gestione utilizzando una quota vincolata residua".

     

    Da qui, sottolineano ancora le opposizioni, le "osservazioni critiche della Corte sulla procedura adottata dal Comune. L’utilizzo di una quota vincolata per ripianare il bilancio di spesa corrente viene ritenuto ammissibile solo per situazioni straordinarie che non si ravvisano nel caso in oggetto in quanto sia nel 2015 che nel 2016 è stato evidenziato un disavanzo di gestione che indica uno squilibrio strutturale del bilancio di spesa corrente".

     

    "In base alle linee guida approvate dalla stessa Corte – rilanciano – suffragate anche dall’ultima legge finanziaria del 2018, non è ammissibile utilizzare quote vincolate residue per finanziare un disavanzo gestionale (anche in presenza di un avanzo di amministrazione) senza tenere conto dell’ammontare dei crediti difficilmente esigibili da parte del Comune (i famosi crediti deteriorati delle banche). E’ consentito utilizzare, eventualmente, la somma risultante dalla differenza fra queste due cifre ma, nel caso in questione, l’avanzo di amministrazione del 2016 risulta addirittura inferiore all’ammontare dei crediti deteriorati".

     

    Quindi vengono agli ultimi sviluppi: "La Corte dei Conti ha pertanto adottato, in data 13 marzo 2019, la delibera 86/2019/PRSP con la quale ha evidenziato gravi irregolarità (cioè tali da pregiudicare gli equilibri economico-finanziari dell’Ente) nei bilanci 2015 e 2016 del Comune di Impruneta ed ha chiesto, al consiglio comunale ed al sindaco, di disporre interventi correttivi, da effettuarsi (entro 60 giorni dal ricevimento della delibera della Corte del 13 marzo, e quindi entro la metà del prossimo maggio) per le irregolarità presenti e rilevate al termine dell’esercizio 2016. Si sottolinea che, in base all’art. 188 del TUEL, non possono essere utilizzate risorse provenienti da riduzione del patrimonio del Comune per finanziare disavanzi di gestione o prestiti. Occorre pertanto aumentare le entrate correnti e/o ridurre le spese".

     

    "E, purtroppo – concludono – è di ieri la prima brutta notizia: la giunta vuole aumentare la Tari del 10%. Questa è la la prima pesante conseguenza negativa (a carico di tutti noi cittadini) delle gravi irregolarità di cui sono responsabili, in primis, il sindaco e l’assessore al bilancio. E tali irregolarità potranno produrre ulteriori e seri effetti negativi una volta esaminati i rendiconti del 2017 e 2018". 

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...