POZZOLATICO (IMPRUNETA) – Oggi, giovedì 31 agosto, si è proceduto (a Pozzolatico) allo sgombero del complesso della storica Villa De Larderel, ex Fondazione don Carlo Gnocchi.
Qui sono state individuate due famiglie (una con una bambina di tre mesi di nazionalità etiope) che occupavano una palazzina esterna.
Famiglie alle quali non va certo attribuita la colpa di avere messo a soqquadro l’intera struttura, spaccando ciò che era rimasto all’interno, compresi vetri e infissi.
Per non parlare poi delle scritte sulla facciata, la distruzione della piscina e del campo di calcetto. Oltre all’asportazione, nelle parti più basse, delle grondaie in rame.
Fa davvero impressione vedere questo degrado, iniziato dopo il trasferimento nel 2011 nella nuova e moderna struttura in via di Scandicci, accanto all’ospedale San Giovanni di Dio (Torregalli).
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L’appuntamento è alle prime ore del giorno, all’ingresso: qui confluiscono i carabinieri della Stazione di Impruneta, coadiuvati dal tenente colonnello comandante della Compagnia carabinieri di Scandicci Gianfranco Cannarile, che coordina le operazioni.
Oltre ai militari dell’Arma, presenti gli uomini del reparto celere della polizia di Stato, i vigili urbani di Impruneta, il sindaco Riccardo Lazzerini.
E la proprietà dell’immobile (Invimit), giunta con una squadra di muratori, pronti a chiudere porte e finestre per impedire l’ingresso di nuovi occupanti.
Sul posto anche gli assistenti sociali, per indirizzare gli occupanti verso strutture di accoglienza. In particolare per la tutela della piccola di appena tre mesi.
E per la quale, in particolare per l’agitazione della madre, si sono vissuti alcuni momenti di tensione.
Dopo la fine dell’operazione, l’area è stata posta sotto sorveglianzaa (24 ore su 24) da parte di uomini della vigilanza privata.
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