spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 10 Settembre 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Zoppini e Franchi: “Opera Pia i conti non tornano. Il progetto della Fattoria Alberti costa quasi il doppio del previsto”

    I consiglieri comunali di Voltiamo Pagina Impruneta: "Adesso, quindi, che si fa? Si svende il patrimonio immobiliare dell'Opera Pia perché qualcuno ha sbagliato a fare i conti?"

    IMPRUNETA – Tornano ad occuparsi di Opera Pia Vanni ed ex Fattoria Alberti i due consiglieri comunali di Voltiamo Pagina Impruneta, Matteo Zoppini e Gabriele Franchi.

    “All’Opera Pia i conti non tornano – dicono – Il progetto della Fattoria Alberti costa quasi il doppio di quanto era stato inizialmente preventivato”.

    “Il consulente incaricato dalla stessa Opera Pia è perentorio – aggiungono – per trovare i soldi necessari vanno venduti subito molti immobili”.

    “Proprio quegli immobili – sottolineano – che nelle volontà testamentarie della famiglia Vanni dovevano servire per riscuotere gli affitti e destinarli ad abbassare la retta per gli anziani imprunetini. Adesso, quindi, che si fa? Si svende il patrimonio immobiliare dell’Opera Pia perché qualcuno ha sbagliato a fare i conti?”.

    “Tra l’altro – dicono ancora – seppure in assenza di un’autorizzazione formale della Regione Toscana, l’attuale consiglio di amministrazione dell’Opera Pia ha deciso – senza acquisire neppure il parere del consiglio comunale che in base alla legge deve controllarne gli atti – di destinare i rimanenti 400mila euro del contributo regionale per il Centro Alzheimer al progetto di recupero della Fattoria Alberti”.

    “A questo punto ci chiediamo – concludono – i 280mila euro spesi nella progettazione dell’operazione Alzheimer a cosa sono serviti? Qualcuno chiederà scusa e pagherà per questo danno a tutti gli imprunetini?”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...