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domenica 6 Ottobre 2024
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    Barberino Tavarnelle: “Confesso che dopo l’unione dei due comuni mi aspettavo… un po’ di più”

    Lettera di Natale di un cittadino: "Rafforziamo le nostre istituzioni partecipando alla vita democratica"

    Cari concittadini di Barberino Tavarnelle. quest’anno mi rivolgo a tutti voi per fare il punto sull’attività del comune unico su cui non per vostra colpa siete sicuramente poco informati.

    Anch’io mi sento poco informato, come semplice cittadino, uno di voi, ma anche come esponente di un partito politico dato per scomparso (il Psi), ma le cui idee vivono ancora sul nostro territorio e sono sempre necessarie, a mio parere, per far progredire le nostre comunità.

    Intanto formulo i migliori auguri di buone feste a tutti e di un felice anno nuovo, in special modo ai più disagiati dei nostri territori poiché pur essendo un territorio tutt’altro che povero i più disagiati esistono anche fra noi.

    Vi confesso che mi aspettavo qualcosa di più dopo l’unificazione dei nostri due comuni viste anche le sovvenzioni giunte per questa unificazione.

    Naturalmente questo non significa che non sia stato fatto nulla, poiché le cose da fare erano tante e sono sempre troppe per i nostri poveri amministratori pubblici.

    Eletti, buttati nella mischia, spesso inconsapevoli del ruolo da svolgere poiché scomparse le ideologie, che comunque tramite i partiti fungevano da formazione politica ed istituzionale, adesso il cittadino una volta passate le elezioni delega la vita pubblica completamente agli eletti dimenticandosi di partecipare.

    Le istituzioni non sono solo degli eletti e delle macchine burocratiche amministrative ma di tutti noi cittadini insieme.

    Il nostro comune progredisce se tutti partecipano alla sua vita istituzionale e politica in uno sforzo culturale complessivo che deve servire a sviluppare e portare avanti le migliori idee per il futuro del nostro territorio e delle sue comunità.

    Nel nostro comune come in tutto il nostro Paese la politica langue a scapito di personalismi, di problemi particolari ed egoistici, ci siamo dimenticati il “noi”, e questo è la causa dei nostri disagi.

    Il nostro territorio, il Chianti, è fra i migliori del Paese Italia: questo non significa che possiamo dormire sugli allori poiché la storia ci insegna che quando non si va avanti si retrocede. Poiché il mondo si muove anche per inerzia che lo si comprenda o meno.

    A giugno del 2024 torneremo alle urne, grande privilegio, poiché sulla terra siamo una minoranza chepuò votare liberamente, grazie ai nostri predecessori che lottarono e morirono per raggiungere questo obiettivo.

    I socialisti da sempre sono stati dalla parte dei più disagiati e da due anni sono in maggioranza nel nostro comune, poiché uno sparuto gruppo di militanti fedeli alle idee originali di questo partito si è impegnato e si impegna nel tener alti i suoi valori.

    Cosa inusuale nella politica di oggi dove tutti ai vari livelli arraffano personalmente per i più disparati motivi dimenticandosi che la politica è servizio alla comunità.

    Chiudo questa mia, comunque la pensiate, non invitandovi a rafforzare il nostro partito (e sappiamo quanto ne avremmo necessità) ma a rafforzare le nostre istituzioni ed a partecipare alla loro vita democratica. Per costruire un mondo migliore per le nostre generazioni future.

    Rino Capezzuoli

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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