Ieri ho saputo che circa un mese fa ci ha lasciati “Angiolino”, una uomo eccezionale.
Angiolo Barbetti, una bella persona che riparava utensili da giardinaggio e attrezzature agricole.
Da quando aveva aperto la bottega in Greti, la sua officina era diventata un circolo sociale: sempre piena di gente a chiedere assistenza o consigli, a far capannello o chiacchierare.
# E’ morto il “mago” delle motoseghe e dei tagliaerba: addio a Angiolo Barbetti
Questo perché Angiolino “accoglieva ogni persona con volto sereno” (Shammai) ed era disponibile e affabile con tutti.
Univa la passione per il suo lavoro con una gentilezza e disponibilità senza uguali: riparava con maestria e dava buoni consigli.
Proprio per questo non riusciva a stare dietro alle tante richieste: la sua bottega era stracolma di attrezzi (motoseghe, decespugliatori, tosaerba, frese) da riparare.
Ogni tanto lo andavo a trovare nella sua bottega semplicemente per ristorare l’anima e per respirare un’atmosfera gioviale.
Un utensile che si guastava era un’ottima occasione per andare dal “professore” che trovava sempre una soluzione al problema, era anche un’occasione per fare chiacchierate catartiche che valevano cento volte quello che chiedeva per la riparazione.
E poi… tutte le volte a litigare perché per le riparazioni chiedeva cifre irrisorie.
Il suo altruismo gli ha fatto purtroppo trascurare la sua persona e trascurare quella malattia che gli è stata fatale.
Angiolino sei una delle migliori persone che abbia incontrato. Avevo già pronto un regalo per te, ma non te lo potrò dare.
Sono certo che adesso “su verdi prati ti farà riposare e ristorerà la tua anima” e che passerai un Buon Natale.
Nardo Bonomi
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