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martedì 15 Ottobre 2024
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    “In via di Cigliano (San Casciano) 14 famiglie senza energia elettrica da lunedì sera”

    "Io ho una casa super efficiente dal punto di vista energetico: ma senza corrente non funziona praticamente nulla. Buio e freddo..."

    Via Cigliano, famiglie senza corrente da lunedì sera: una riflessione sulle nuove case 110%.0.

    In via Cigliano a San Casciano, da lunedì sera, alcune famiglie (14 in tutto), compresa la mia, sono senza corrente elettrica.

    Così colgo l’occasione per fare una riflessione sulle nostre nuove “case 110%.0” ad alta efficienza energetica.

    Premetto subito che deluderò tutti gli amanti della polemica, delle solite critiche da bar e gli “scrittori dell’asfalto” (mi riferisco a quelli che, come la scorsa settimana, in via di Fabrica, hanno preferito insudiciare con scritte per terra invece di fare una semplice chiamata in Comune, qui l’articolo).

    Ho una “casa efficiente”, o almeno fino a quando, come capita diverse volte l’anno, non manca la corrente per tante ore e per qualche misterioso motivo.

    Tradotto cosa vuol dire questo? Vuol dire che, nella casa modernissima, senza corrente non funziona nulla, ma proprio nulla!

    Senza luce, senza riscaldamento (no caldaia), senza acqua calda, senza i fornelli per cucinare (induzione), senza connessione internet (no wi-fi), senza cellulare (scarico).

    Tra qualche anno anche senza auto per chi avrà l’auto elettrica ricaricabile in garage. Dunque si rimane al buio, al freddo, a digiuno e isolati dal mondo e per chi lavora da casa o ha bambini e anziani è un problema non da poco.

    Non faccio polemiche contro i gestori delle linee elettriche perché dubito che siano al bar a ridere del disagio che vivono le famiglie senza corrente (in questi giorni noi di via Cigliano) anche se, in un’ottica di “andare tutti a corrente”, bisognerebbe forse intervenire per bene sulle linee elettriche, che ipotizzo siano ormai obsolete.

    Detto questo rimane un’ovvietà: tutti dovremmo cercare un modo per impattare meno possibile su questo pianeta, (che è molto più grande del nostro giardino e orticello nel Chianti), ma è certo che dopo 36 ore senza corrente delle domande ci si fanno. Anche perché c’è poco altro da fare visto che non funziona nulla.

    Dunque si stava forse meglio quando si stava peggio?

    Non andrebbero rivisti dai comuni i piani dei vincoli paesaggistici per l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti?

    A tante persone hanno impedito di montarli, sia quelli per la corrente elettrica, sia quelli per l’acqua calda. Siamo tutti d’accordo sul fatto che siano poco belli ma sarebbero tanto utili.

    Attendendo che ritorni la luce, certi che stiano lavorando sulla rete, qui si riflette: meno male che va ancora di moda regalare candele e la mia vicina di casa ha ancora un bel caminetto!

    Un’abitante di via Cigliano, a San Casciano

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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