Spett. redazione, scrivo a titolo personale e a nome di diversi altri cittadini della Romola che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici per lavoro, scuola o motivi personali.
Come sapete dal mese di aprile si stanno facendo dei lavori alla Romola per la riqualificazione del borgo (così dicono).
Si è cominciato il giorno 11 aprile con le tubature Publiacqua e di proroga in proroga si è arrivati a fine mese.
La strada è stata riaperta una settimana e con il solo avviso di 2 giorni dal giorno 12 giugno nuovamente chiusa per fare i marciapiedi con ordinanza fino al 16.
Il 17 è stata appesa una nuova ordinanza con chiusura fino al 30 giugno. Da cittadino viene da chiedersi se questa chiusura si poteva programmare meglio ed avvisare.
Ma il problema vero è quello dei trasporti. Ovvero i bus non passano dalla Romola e chi utilizza i mezzi è costretto a farsi ogni giorno mattina, pomeriggio e sera 200 metri di dislivello, per o da sugana, sotto il sole a 40 gradi o sotto la pioggia.
Ho richiesto (e anche altri lo hanno fatto) sia per iscritto che verbalmente quando sono stato contattato dalla segreteria del sindaco, una possibile istituzione di una navetta un paio di volte al giorno che collegasse la Romola con Cerbaia o Chiesanuova, per permetterci di avere delle giornate meno impegnative.
Chi non può farsi la salita sotto il sole del pomeriggio è costretto ad aspettare 2 ore un parente a Chiesanuova o chiamare un qualche amico che lo venga a prendere.
E’ chiaro che se una situazione del genere si fosse esaurita in una settimana o poco più si poteva accettare, ma così diventa davvero difficile.
Ricordiamo anche che alla Romola non c’è un negozio di alimentari e che l’unica attività presente (oltre ai due circoli e alla parrucchiera e alla posta) è il tabaccaio riaperto da poco, che vende anche alcuni generi per la casa e la persona.
La risposta del Comune alle nostre richieste è che hanno valutato ma non è stato possibile. Tutto qui.
Vi scrivo perché questa problematica sembra interessare solo noi che utilizziamo il mezzo pubblico, ma ci terrei a farla sapere anche oltre.
Cordialmente.
Stefano Papini
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