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venerdì 29 Marzo 2024
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    “Non accettiamo le accuse al circolo Arci”

    Per dovere di giustizia  desidero contribuire con la presente ad una più veritiera e giusta conoscenza di una reltà quarantennale del nostro territorio, quale è il Circolo Ricreativo Culturle di San Casciano.

     

    Si tratta di un’Associazione di Promozione Sociale  impegnata  nello sviluppo dell’associazionismo come fattore di coesione sociale . Gli ambiti di intervento sono indicati dallo statuto e abbracciano tutte quelle attività che riguardano il tempo libero, lo sviluppo della socialità, la solidarietà e la ricreazione e la cultura .

     

    Le attività che vi si svolgono sono molteplici:  corsi di pittura e disegno, scuola di ricamo, scuola di italiano per stranieri, Ludoteca per i più piccoli,  tutti tenuti da operatori volontari.

     

    Per la parte ricreativa corsi di ballo e danza, serate di ballo liscio per tutto l’anno seguite da un gruppo di volontari, circa 20, che si susseguono nella gestione delle serate, inoltre ci sono spazi per il gioco delle carte, del biliardo, o per stare semplicemente in conversazione!

     

    Per tutto l’anno una volta a settimana si è svolto il torneo di Burraco, curato da volontari e seguito sempre da oltre 50 persone

     

    C’è anche uno spazio dove nei pomeriggi si svolgono lezioni di doposcuola per le medie. Non posso scordare il gioco della tombola, anch’esso seguito e curato da volontarie appassionate!

     

    Tutte le sale sono sempre e comunque a disposizione della comunità,  per ritrovarsi  per compleanni, raduni di famiglie o amici , feste per anniversari, rappresentazioni  e quant’altro.

     

    Lo spazio Bar è il  punto centrale di tutti i locali  dove si ritrovano dal pomeriggio e alla sera persone di ogni età  nel loro tempo libero, e da cui transitano tutte le attività, una decina di volontari si alternano e aiutano i baristi dipendenti nella apertura giornaliera dalle ore 12  alle 1 dal lunedì al giovedì, e dalle 12 alle 2 nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi.

     

    La Pizzeria rinnovata è gestita sempre dai volontari, 150 circa, che con la collaborazione dei dipendenti, cuoco e pizzaiolo, è aperta 3 giorni a settimana. Uno spazio vissuto e aperto, proprietà dei soci e da essi gestito.

     

    Questo luogo esiste dal 1971, nel 2011 infatti abbiamo festeggiato il 40° e reso omaggio a coloro che con circa 67.000  ore  di lavoro volontario, oltre  l’orario di lavoro quotidiano, lo costruirono per dare alla comunità un luogo “libero” dove ritrovarsi, passare il tempo scambiandosi idee, opinioni, desideri…

     

    Da allora  è governato da organismi democratici: l’Assemblea dei Soci che elegge il Consiglio Direttivo, ogni due anni, il quale elegge il gruppo dirigente: presidente,vice, segretario, amministratore e i vari responsabili dei settori.

     

    Tutte le cariche sono svolte a titolo volontario.  Ogni decisione ed atto sono stati  assunti, nel tempo ed oggi,  nel quadro delle leggi nazionali e dei regolamenti Comunali, che prevedono precise disposizioni, uguali per tutti, per le attività e gli esercizi pubblici e commerciali.

     

    Dal 2004 mi trovo ad essere presidente pro tempore e quindi responsabile legale di questa associazione che rappresenta un pezzo importante di storia del nostro paese.

     

    Proprio per il rispetto di tutti i soci che si sono succeduti nel tempo, sia come gruppo dirigente che come volontari o  frequentatori,  ho il dovere/diritto di tutelare l’immagine del Circolo e la mia personale nelle sedi legali opportune, di fronte ad una immagine assolutamente riduttiva, fuorviante, non veritiera descritta nella lettera apparsa sul vostro giornale (clicca qui per leggerla).

     

    Non si  sono mai verificate risse o altro da giustificare l’intervento della forza pubblica,  ma può comunque l’affluenza di persone  causare  un disagio per la vicinanza.

     

    Naturalmente non possiamo che condannare qualunque eventuale episodio di incivilta! Il Circolo ha sempre fatto e farà opera di sensibilizzazione verso soci e frequentatori per il rispetto del vivere civile.

     

    Credo che dovremmo trovare il modo di chiarire le incomprensioni consapevoli che i diritti/doveri sono per tutti, anche per coloro che hanno speso tempo fatica e passione per far esistere questi luoghi.

     

    Confidando in una positiva soluzione dei problemi di ciascuno, porgo cordiali saluti.

    di Lucia Bagni

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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