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venerdì 19 Aprile 2024
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    “Portando una paziente in ospedale: fra asfalto pieno di buche, caselli e strade chiuse…”

    Lettera di un volontario della Misericordia di Barberino Tavarnelle, che ci racconta un "normale" servizio, un codice verde, di un martedì notte di settembre

    Ieri sera, turno settimanale alla Misericordia di Barberino Tavarnelle.

    Alle 22.10 ci attivano per un codice verde e, dopo aver trattato la paziente, ci destinano al nostro ospedale di riferimento, Santa Maria Annunziata (circa 35 km dall’abitazione della paziente).

    Fin qui nulla di anormale. Peccato che la paziente abbia subito un trauma alle costole e che lamenti forti dolori ad ogni avallamento del terreno. Le strade dalle nostre parti (ma credo anche nel resto d’Italia) fanno veramente schifo!

    Inoltre, una volta arrivati al casello autostradale Firenze Impruneta (Certosa), scopriamo che il casello Firenze Sud (dove dovremmo uscire per arrivare al nosocomio) è chiuso per lavori.

    A questo punto le alternative sono: passare dalle stradine interne o uscire al casello di Incisa Valdarno per poi tornare indietro fino a Firenze Sud (che in direzione nord sembra sia aperto). Scelgo la prima opzione ma, a circa 5 km dall’ospedale, trovo la strada chiusa e l’unica alternativa è telefonare al 112 che ci dirotta all’ospedale San Giovanni di Dio (Torregalli). Rientrati in sede alle ore 1.15.

    Ora, per evitare qualsiasi polemica, vorrei sapere se coloro i quali decidono date e orari di chiusura delle strade:

    1. si coordinano tra loro per permettere ai cittadini di transitare sulle strade;

    2. hanno avvertito gli enti locali;

    3. hanno mai pensato che alcune persone potrebbero essere in difficoltà o, peggio, in pericolo di vita e, grazie alla loro approssimazione, non riuscire ad arrivare in tempo;

    4. hanno avvertito dei disagi le sale operative e, in caso affermativo, come mai le stesse non ne tengono conto destinando i pazienti al “solito” ospedale di riferimento causando ulteriore sofferenza a chi già sta soffrendo e un forte senso di frustrazione nei soccoritori.

    Federico Minio

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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